“Esprimo la mia solidarietà ad Arisa vittima di un’odiosa e spudorata intolleranza. E’ ancora più grave, però, che l’effetto degli insulti subiti non sia stata un’onda di vicinanza nei suoi confronti ma addirittura l’invito a non presentarsi al Pride di Milano per il rischio di essere messa in imbarazzo come lei stessa riporta su un post di Instagram. Ritengo che gli organizzatori del Pride avrebbero dovuto tutelare Arisa e la sua performance e invitare chi è stato intollerante nei suoi confronti a mettersi da parte.
Invece, ancora una volta assistiamo ad un episodio di discriminazione che esclude chi esprime il proprio pensiero; ed è ancora più grave che ciò avvenga da parte di chi ha fatto dell’inclusione la propria bandiera. Invito Arisa a non scoraggiarsi e a prendere spunto dalle parole della sua stessa canzone: non vado via!”. Lo ha detto il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.