Gaza, Terzi (FdI): forte apprezzamento per relazione Tajani

“Forte apprezzamento per la relazione del Ministro Tajani che dimostra la visione, la coerenza e la determinazione di una grande politica estera, quella dell’Italia, in questo momento storico. Una visione che è stata tracciata sin dall’insediamento del Governo Meloni con dei riferimenti chiari, atlantici, europei, di valori fondamentali, oggi nonostante il momento difficile attuati con grande precisione. Su Gaza, è importante cominciare dalla tragedia di quel popolo e di quei popoli del Medio Oriente che sono vittime del terrorismo, ricordando anche la necessità di controllare, ridurre ed eliminare la propaganda dell’odio, partendo dalla classe politica e dal Parlamento. Oggi è l’11 settembre; oggi è il giorno che segue l’uccisione spaventosa di Charlie Kirk. Come si collega questo discorso alla Gaza Flotilla, alla terza Flottilla che in dieci anni è stata organizzata da personaggi come Mohammad Hannoun, Sulaiman Hijazi e ora anche dalla Special Rapporteur dell’ONU Francesca Albanese? Si collega perché, sui siti pro Pal di Telegram, 40.000 post pro-Pal solo ieri sera hanno inneggiato all’uccisione di Kirk.

Ecco come si collega questo veemente attacco contro l’Occidente. Quello che è stato fatto di umanitario a Gaza dall’Italia è di fondamentale importanza. È importantissimo il salvataggio dei bambini, delle famiglie, di coloro che sono stati portati in Italia: queste sono le cose vere della vita e del nostro agire come persone e come italiani. Non è ammissibile che nel Parlamento si ospitino convegni con personaggi come quelli che ho citato, quando la dott.ssa Albanese dichiara testualmente che il 7 ottobre non è stato un attacco al popolo ebraico ma un attacco all’occupazione ebraica dei territori. Guarda caso, tra le 1.200 persone massacrate nel modo che sappiamo il 7 ottobre non ce n’era una che stava nei cosiddetti territori occupati, come li definisce la propaganda anti-israeliana. Sulla signora Albanese e su coloro che la sostengono, così sulla Flotilla, troppa la propaganda e la disinformazione diffuse, accompagnate da impulsi antisemiti intollerabili.

Sull’Ucraina, il ruolo dell’Italia è chiarissimo: il vertice di Anchorage non ha prodotto la tregua e il cessate il fuoco sperato ma l’UE, grazie soprattutto all’Italia, è riuscita ad avere un ruolo, con il Presidente Meloni che ha partecipato a tutti gli incontri degli europei seguiti per negoziare, per continuare a promuovere una pace giusta e a proporre – soprattutto l’Italia, il presidente Meloni e lei, signor Ministro – una forma di garanzia di sicurezza imperniata sull’articolo 5 dall’Alleanza. Ha svolto un ruolo fondamentale, nel convincimento che non c’è nessun dubbio sul carattere politico di Putin, di uomo e di personalità dello Stato della Federazione russa, di capo di un regime che vuole espandere i suoi confini, che vuole aggredire i vicini, che usa l’intimidazione e la repressione interna e che aiuta i regimi autocratici nel mondo a reprimere tutte le forme di manifestazione democratica che si propongono. Putin da venticinque anni basa il suo regime sull’uso della forza, e il test fatto in Polonia è gravissimo. Il primo ministro polacco ha chiesto l’attivazione dell’articolo 4: non si tratta di essere guerrafondai, si tratta di guardare da dove viene la minaccia e di essere sempre più pronti a dissuadere attacchi ulteriori”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, presidente della Commissione Politiche Ue a Palazzo Madama a seguito dell’informativa del Ministro Tajani.

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