“Le parole che il generale dei carabinieri Pietro Oresta ha rivolto ai giovani marescialli e brigadieri della scuola di formazione di Firenze hanno lasciato un profondo rammarico e senso di smarrimento. Soprattutto, all’indomani dell’estremo sacrificio, quello della vita, compiuto dal brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, eroico esempio di spirito di servizio ucciso nel leccese da malviventi senza scrupoli nel suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione.
Oresta, invece, si rivolge agli allievi della scuola di formazione dicendo che “la nostra vita è superiore a qualunque istruzione o procedura. Batman, Robin, Rambo non ce ne frega niente. Quando arriverete in reparto la prima cosa da fare è vedere dove sta la palestra, dove sta il centro estetico, dove sta il distributore automatico (ndr) più economico, dove sta l’agenzia di viaggi. Poi faremo le nostre cose. Ricordiamo che aiutare un anziano ad attraversare la strada ha più impatto di trovare 300 tonnellate di cocaina e arrestare 20 persone”. Sono parole profondamente svilenti per chi indossa una divisa, la stessa che rappresenta il senso di identità di una intera Nazione. Lo sapeva il brigadiere Legrottaglie cosa significava, altro che centro estetico. La rimozione decisa dal vertice stesso dell’Arma ha fatto giustizia nonostante la presa di posizione di alcune isolate sigle sindacali che hanno contestato la decisione. Ai Carabinieri che in ogni epoca e in tutta Italia vivono il loro incarico con spirito di servizio e sacrificio ed alle associazioni delle vittime in divisa di terrorismo e criminalità la piena solidarietà”.
Lo ha dichiarato il deputato di FdI Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Affari Costituzionali.
