George Simion è il ‘bravo ragazzo’ che serve per risanare la Romania

Il leader di Aur fa il suo ultimo giro tra il popolo e chiude la sua campagna elettorale tra la gente.

Siamo giunti all’ultima giornata di campagna elettorale in Romania. E George Simion ha deciso di chiudere la sua corsa nella maniera più semplice, ma anche più autentica: in mezzo al suo popolo. Senza palchi scintillanti, senza comizi roboanti, ma abbracciando i suoi sostenitori, tendendo loro la mano, e facendosi selfie con chiunque lo chiedesse.  

Arrivato a Piazza Rahova alle 11.30 del mattino, si è comportato come un semplice cittadino che gira per la propria città in una qualunque giornata, nonostante il bagno di folla che lo ha accolto non appena arrivato.  
Simion si è poi diretto all’interno del mercato della zona per acquistare carne, frutta secca e formaggi dai commercianti del posto, senza mai perdere il sorriso e sempre pronto ad ascoltare chiunque gli si avvicinasse e avesse voglia di dirgli qualcosa.            
Su tutti, emblematico è stato l’abbraccio che ha dato ad una anziana signora che gli chiedeva di aiutarla per poter andare avanti, facendo capire che è in lui che ripone le speranze di una vita intera. Una scena commovente che è stata colta da tutti e che ha fatto scendere una lacrima anche ai più duri di cuore.        

Giovani, adulti, anziani e famiglie si sono riuniti attorno a lui dimostrandogli un amore e una stima incondizionata. Ed è proprio questo che ci ha fatto comprendere bene come di fronte alla realtà dei fatti, qualsiasi sovrastruttura comunicativa non può che crollare miseramente. Perché oggi abbiamo avuto l’opportunità unica di vedere, con i nostri occhi -e anche attraverso quelli dei cittadini di Bucarest- che il leader di AUR non è affatto quel tiranno oltranzista come certi media mainstream continuano in maniera indefessa a volerlo etichettare. Ma è in realtà proprio quel “bravo ragazzo” di cui la Romania ha bisogno per poter ripartire: ed è esattamente così che i tanti cittadini presenti oggi nella piazza del 5 distretto ce lo hanno definito.

È stata una emozione unica vedere la gente rivolgersi a Simion con gli occhi lucidi, sapendo di guardare, con buona probabilità, al prossimo Presidente romeno.

E se così tanta gente ripone in lui le proprie speranze è proprio perché crede in lui. Crede che possa essere la risposta che serve alla Romania per risollevarsi. Crede sia lui la risposta che serve ai giovani, alle famiglie e ai lavoratori – anche quelli che si trovano lontano dalla propria terra- per poter tornare a sognare e a credere nel futuro.

George Simion vuole far dimenticare alla propria Patria, una volta per tutte, gli orrori del comunismo, e vuole renderla una protagonista in grado di incidere attivamente sul futuro del continente europeo, senza essere più vista solo come un mero attore subalterno.

Ma, soprattutto, George Simion vuole (e soprattutto può) restituire una nuova Anima alla sua Nazione, perché sa che per restaurare la Romania occorre prima di tutto tenere a mente ciò che più conta: il suo popolo.

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