Gergiev. Terzi (FdI): Esibizione avrebbe intensificato influenze russe in Italia

“Esprimo viva soddisfazione per la decisione presa dalla Direzione della Reggia di Caserta di annullare il concerto sinfonico diretto dal direttore d’orchestra russo Valery Gergiev, previsto nell’ambito del programma ‘Un’Estate da Re’ il prossimo 27 luglio nel Complesso vanvitelliano. Si tratta di una decisione auspicata da molti, in primis dal ministro della Cultura Giuli, che ha sempre ribadito come l’arte non possa essere strumentalizzata, soprattutto per divenire strumento di distruzione e guerra e non di costruzione di pace. Il direttore d’orchestra, megafono della propaganda di Putin, non solo non ha mai criticato gli atti criminali commessi dal presidente russo, già nell’agosto 2008, il direttore tenne un concerto di requiem nella capitale dell’Ossezia del Sud, Tskhinvali, ridotta in macerie dai bombardamenti russi. Nell’occasione, Gergiev denunciò il ‘mostruoso bombardamento’ di Tskhinvali da parte della Georgia, definendo il conflitto un ‘atto di aggressione’ georgiano per poi elogiare la Russia come salvatrice. Bene dunque l’annullamento di una esibizione che, lungi dall’esser una manifestazione culturale, avrebbe contribuito ad intensificare le influenze russe in Italia e a normalizzare un grave crimine di aggressione quale la guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022”.

Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, presidente della commissione Politiche Ue.

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