Giorgia Meloni, “Avviso ai naviganti: Il mondo nel quale la tessera del PD fa punteggio è finito”

La premier ieri ospite in prima serata da Porro a Quarta Repubblica: "Decido all’ultimo se candidarmi alle Europee, importante misurare il consenso"

Svariati i temi affrontati da Giorgia Meloni nella puntata di ieri sera a Quarta Repubblica, in onda su Rete 4, ma il nodo della sua candidatura alle europee non si scioglie. “Quante possibilità ci sono che io mi candidi? Al 50%, ma veramente solo questo vi interessa…’’. Poi continua; “Non ho deciso, penso che deciderò all’ultimo, quando si formeranno le liste. Si figuri se non considero importante misurarmi con il consenso dei cittadini, quello è l’unico elemento che conta per me.’’
La risposta tanto attesa non è arrivata, ma la premier si è concessa ad una lunga intervista che ha toccato numerosi punti. Al centro del dibattito politica estera, patto di stabilità, privatizzazioni e nomine.

A proposito di politica estera, la narrazione distorta di un’opposizione scorretta aveva portato ad “un pregiudizio nei confronti di questo governo, per il racconto che era stato fatto dell’Italia, con qualcuno che, evidentemente, si aspettava di vedere arrivare un marziano trovando poi un normale essere umano. Accade spesso quando vieni sottovalutato. In tanti mi hanno detto che si aspettavano un’impresentabile per poi trovarsi al cospetto di una persona seria”.
Così esordisce il Presidente del Consiglio che ha dimostrato ampiamente una dote fondamentale, saper dialogare con tutti.

Sulla missione in Ue in Mar Rosso “è prevalentemente di politica di difesa. Da lì transita il 15% del commercio mondiale e impedire il passaggio delle merci significa un aumento dei prezzi spropositato. Non possiamo accettare la minaccia degli Houthi nel Mar Rosso”. Sotto questo punto di vista il nostro Paese “ha sempre sostenuto la difesa della libertà di navigazione e lo facciamo nell’ambito delle nostre normative. Per questa missione europea di difesa non dobbiamo passare in Parlamento, ma quella di iniziativa statunitense avrebbe significato un passaggio parlamentare. L’Italia c’è, si assume le responsabilità”, dichiara Meloni.

Si passa al patto di stabilità, un compromesso non entusiasmante ma l’unico possibile. “Non è quello ideale, ma era il miglior compromesso possibile, altrimenti si sarebbe tornati ai vecchi parametri, che erano decisamente peggiori”.
Durante l’ospitata torna il tema delle nomine, riguardo il caso De Fusco Meloni stronca le polemiche degli amici di sinistra: ‘Il direttore del teatro di Roma è una persona che ha, da quello che io apprendo, un curriculum di ferro sul piano culturale della competenza, non ha tessere di partito, non ha la tessera di Fratelli d’Italia, ma lo scandalo è che non ha la tessera del Pd”.
Sulle privatizzazioni, il Governo interviene prevedendo 20 miliardi in tre anni, un obiettivo ambizioso ma possibile, “un lavoro che si può fare con serietà come lo immagino io: possiamo cedere alcune quote di società pubbliche senza compromettere il controllo pubblico, e su alcune società interamente di proprietà dello Stato possiamo cedere quote di minoranza a dei privati. Tipo Ferrovie? Sì, anche, è uno dei dossier sul tavolo. Lo Stato mantiene sempre il controllo quando il controllo è fondamentale.’’

Dopo anni di governi illegittimi la musica è cambiata: è tempo del merito, un tempo in cui ci si confronta sul piano dei contenuti, in cui la tessera del PD non basta più, e soprattutto un mondo nel quale il consenso elettorale è dato dai cittadini italiani.
L’obiettivo è semplicemente restituire la normalità della democrazia, che è ciò che la sinistra non riesce proprio ad accettare, essendo abituata ad un mondo al contrario.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati