Si conferma il rapporto di cordiale collaborazione tra Giorgia Meloni e Javier Milei: il Primo Ministro ha invitato il Presidente argentino a partecipare al vertice del G7, che si terrà tra il 13 e il 15 giugno a Borgo Egnazia, un antico villaggio vicino Bari.
Tuttavia, affinché Javier Milei possa partecipare alla riunione del G7, gli Stati Uniti dovrebbero dare il loro “via libera”, vista l’importanza dell’opinione americana nell’ambito del più importante organismo multinazionale. Questa approvazione potrebbe essere a rischio, dato che alla Casa Bianca non è piaciuto il saluto amichevole tra Donald Trump e il presidente argentino alla CPAC del 24 febbraio, quando Milei disse all’ex presidente: “Lei è un grande presidente e spero che vinca. Spero di rivederla, la prossima volta come presidente”.
Se Washington non si oppone, il presidente sudamericano condividerà due giorni di dibattito sulla guerra in Ucraina e sulla crisi in Medio Oriente con i politici più influenti del pianeta, i governanti di Stati Uniti, Germania, Giappone, Canada, Francia, Regno Unito e Italia.
Il 12 febbraio, Meloni e Milei avevano avuto un colloquio molto caloroso a Palazzo Chigi, una riunione che la leader italiana aveva raccontato sui suoi social media: “Oggi ho accolto a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica Argentina, Javier Milei. Un incontro positivo, nel quale abbiamo dialogato sullo sviluppo di nuovi partenariati in settori chiave per le nostre economie, come l’energia, le infrastrutture e l’agroalimentare. Italia e Argentina vantano un profondo legame storico e culturale, che auspichiamo possa proseguire per una rinnovata cooperazione in diversi ambiti”.
Lo stesso giorno, l’economista argentino, parlando della Meloni nel programma Quarta Repubblica, aveva affermato: “È ammirevole il coraggio che ha. Non importa quanto sia liberale, ma che le sue riforme vadano nella direzione giusta. In questo senso, il lavoro di Meloni è stato molto ispiratore. Il lavoro che ha fatto è una fonte molto preziosa”.
L’Argentina è il paese del mondo con più italiani che vivono all’estero. Attualmente, quasi un milione di persone hanno il passaporto italiano e si stima che fino a 30 milioni (62,5% della popolazione totale) abbiano qualche grado di ascendenza italiana e quindi lo “ius sanguinis” per ottenere la cittadinanza italiana. Per tutto ciò, si tratta di due paesi con una altissima compatibilità culturale.
Giorgia Meloni e Javier Milei condividono, soprattutto, la difesa dei valori occidentali. Inoltre, l’apertura economica è uno degli obiettivi principali del nuovo governo argentino, il che potrebbe rappresentare una grande opportunità per nuovi investimenti italiani.
Considerando che la guerra tra Russia e Ucraina ha provocato una crisi energetica in Europa, ciò potrebbe implicare l’opportunità per l’Argentina di diventare un nuovo fornitore di energia. Le principali importazioni dell’Italia riguardano il gas e il petrolio, per quanto riguarda gli idrocarburi, ed il rame, per quanto riguarda i minerali.
Il paese sudamericano dispone di grandi risorse di gas e petrolio e sta costruendo impianti per esportare Gas Naturale Liquefatto. Inoltre, l’ottavo paese più grande del mondo (2.780.400 km2) è anche ricco di numerosi minerali come rame, ferro, potassio, argento, oro e uranio.
Per quanto riguarda il litio, assolutamente strategico per tutto ciò che concerne la costruzione di batterie elettriche, Argentina, Bolivia e Cile conformano il “Triangolo del Litio”, cioè la zona che concentra più dell’85% delle riserve mondiali di questo minerale.
In conclusione, molti progetti bilaterali possono essere sviluppati tra Argentina e Italia, ed entrambi i governi sembrano stare avanzando in questa direzione.