A due anni dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio al leader di Forza Italia con un messaggio affidato ai suoi profili social. In poche righe, Meloni ne ha ricordato la figura di “imprenditore visionario e leader politico” e il ruolo centrale avuto nella costruzione di una coalizione di centrodestra coesa.
“Sono passati due anni da quando ci ha lasciati Silvio Berlusconi – ha scritto la premier –. Voglio ricordarlo come imprenditore visionario e leader politico che ha creduto in un centrodestra unito e in una Nazione forte e autorevole. Questa sua eredità vive nelle battaglie di libertà e di buongoverno che continuiamo a portare avanti”.
Un ricordo sobrio ma denso di significato, che sottolinea la continuità ideale tra l’azione politica di Berlusconi e l’attuale governo guidato da Fratelli d’Italia. Le parole di Meloni sembrano ribadire non solo il rispetto personale verso l’uomo che ha segnato un’epoca della politica italiana, ma anche il valore di un centrodestra unito, che oggi trova la sua guida proprio nella leader patriota.
Una stagione irripetibile della politica italiana
Silvio Berlusconi ha governato l’Italia in tre diversi momenti storici, dando vita a quattro governi tra il 1994 e il 2011. È stato il Presidente del Consiglio con il mandato più lungo nella storia repubblicana dopo De Gasperi, portando avanti un progetto politico basato su liberalismo economico, difesa della famiglia tradizionale, riduzione delle tasse e rafforzamento del ruolo internazionale dell’Italia.
Tra le azioni più ricordate del suo governo vi sono la riforma del diritto societario, l’introduzione della legge Biagi sul lavoro, il condono edilizio e fiscale per sanare abusi pregressi, il forte impegno nella politica estera filoatlantica, il rapporto privilegiato con George W. Bush e Vladimir Putin, e il ruolo chiave svolto nel G8 di Genova nel 2001.
Berlusconi fu anche il primo a parlare esplicitamente in Italia di “riforma della giustizia” come priorità nazionale, introducendo nel dibattito pubblico il tema dell’equilibrio tra poteri dello Stato.
La forza del carisma e l’arte della comunicazione
Oltre alla politica, Berlusconi è stato un innovatore nella comunicazione, un uomo capace di cambiare per sempre il rapporto tra televisione e potere. Il suo stile diretto, empatico e spesso ironico ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva.
Tra gli episodi più emblematici di questo stile spicca un momento rimasto nella storia della televisione italiana: ospite nel 2009 della trasmissione Annozero di Michele Santoro, Berlusconi entrò in studio e, dopo aver saputo che Marco Travaglio si era appena seduto sulla stessa sedia, prese un fazzoletto e la spolverò platealmente prima di sedersi. Un gesto teatrale e provocatorio, che fece il giro delle televisioni e dei giornali, suscitando ilarità, indignazione e, naturalmente, attenzione mediatica. Era l’uomo capace di trasformare ogni apparizione in un evento.
Un’eredità che sopravvive
Il messaggio di Giorgia Meloni non è solo un tributo personale, ma anche politico. Oggi che Forza Italia è parte integrante della maggioranza, guidata da Antonio Tajani, e che il centrodestra è compatto alla guida del Paese, le parole della Premier assumono un significato ancora più chiaro: il progetto di una Nazione “forte e autorevole”, sognato da Berlusconi, continua nel lavoro dell’attuale esecutivo.
Se Berlusconi è stato l’uomo che ha portato la destra al governo legittimandola sul piano internazionale e liberale, Meloni rappresenta oggi l’evoluzione patriottica di quella stagione: più radicata socialmente, più netta nei valori, ma figlia di una stessa intuizione – che in Italia esiste un popolo conservatore che merita di governare.