Giro d’Italia 2025: la lunga corsa della Polizia Stradale tra sicurezza, legalità e impegno civile

Dalla prima edizione del dopoguerra fino al traguardo di oggi al Circo Massimo, il racconto di una presenza storica che accompagna la Corsa Rosa da quasi 80 anni

Il Giro che si conclude oggi

Roma, 1° giugno 2025 – Con l’arrivo al Circo Massimo, si chiude oggi la 108ª edizione del Giro d’Italia, iniziata lo scorso 9 maggio da Durazzo, Albania. È la prima volta che la Corsa Rosa parte da un Paese balcanico.

In 21 tappe e oltre 3.400 km percorsi, il Giro ha attraversato montagne leggendarie e città simboliche, coinvolgendo 176 corridori di 22 squadre, provenienti da più di 30 Paesi del mondo. Un grande spettacolo sportivo, seguito in diretta da milioni di spettatori, che ha visto trionfare la fatica, la strategia e la passione.

A vincere la Maglia Rosa sarà Simon Yates, che ha sorpreso tutti con la sua rimonta sul Colle delle Finestre, strappando il primato al messicano Isaac Del Toro.

Una presenza che fa la differenza

Dal 1946, la Polizia Stradale accompagna ogni edizione del Giro, garantendo la sicurezza di corridori, staff e pubblico. Il loro lavoro – silenzioso ma fondamentale – consente che ogni tappa si svolga in condizioni ordinate, sicure e protette.

La scorta tecnica è un’operazione logistica imponente: decine di agenti su moto BMW blu, pattuglie, centrali mobili e collegamenti radio garantiscono l’ordine lungo tutto il tracciato.

Una storia d’asfalto e responsabilità

La collaborazione tra la Polizia Stradale e il Giro inizia nel primo dopoguerra, in un’Italia in ricostruzione. Da allora, il binomio tra sport e sicurezza si è trasformato in un punto fermo dell’organizzazione.

Nel tempo, la Stradale ha evoluto i propri strumenti: oggi impiega droni, sistemi GPS, telecamere mobili e strumenti digitali per la gestione in tempo reale del traffico e delle emergenze.

Educare pedalando: il progetto Biciscuola

Il Giro è anche formazione civica e sicurezza stradale per i più giovani. Con il progetto Biciscuola, in collaborazione con RCS Sport e La Gazzetta dello Sport, la Polizia Stradale incontra ogni anno migliaia di studenti.

Nel 2025, tra gli incontri più significativi:

– A San Cataldo (CL), oltre 160 alunni della scuola media “Carducci” hanno dialogato con gli agenti sul corretto uso della bici.

– A Villa Verrocchio – Montesilvano (PE), più di 50 bambini hanno partecipato a lezioni pratiche su casco, visibilità e sicurezza in strada.

– A Sarcedo (VI), una classe della primaria “Giacomo Zanella” è stata premiata per l’elaborato “Sicuramente in strada”.

– A Cesano Maderno (MB), una classe della primaria è salita sul palco del Giro grazie a un progetto creativo legato alla mobilità sicura.

Il progetto ha visto anche l’impiego del Pullman Azzurro della Polizia Stradale, che ha portato lezioni interattive nelle piazze e nei villaggi di tappa.

Scopri tutte le attività su: https://www.giroditalia.it/biciscuola

Obiettivo: promuovere una cultura del rispetto delle regole e della legalità, fin dai banchi di scuola.

Un volto vicino alla gente

Oltre alla funzione operativa, la Polizia al Giro si fa anche presenza sociale: dialoga con i cittadini, accoglie bambini e famiglie, spiega il proprio ruolo. È un’occasione unica per avvicinare le istituzioni alle persone in modo diretto e concreto.

Ogni selfie scattato con un agente, ogni stretta di mano, ogni domanda di un bambino sulle moto blu è un piccolo tassello di fiducia reciproca.

E oggi, all’arrivo?

L’ultima tappa 2025, che parte dai Giardini Vaticani, è dedicata a Papa Francesco in occasione del Giubileo. Attraverserà la città con un tracciato che si sviluppa interamente su strade cittadine, tra lunghi rettilinei, curve tecniche, brevi ondulazioni e tratti in pavé. All’arrivo sono attese autorità locali e nazionali.

Un legame che non si ferma

Il rapporto tra il Giro e la Polizia Stradale è un modello positivo di cooperazione civica, che unisce sport, sicurezza e cultura della legalità. Una tradizione che guarda al futuro, senza dimenticare le proprie radici.

E mentre Simon Yates taglia il traguardo tra gli applausi, alle sue spalle ci sono loro, gli agenti in divisa, silenziosi protagonisti di una corsa che – per loro – non finisce mai davvero.

Hai visto una tappa del Giro? Hai incontrato la Polizia Stradale in azione? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

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