“L’inchiesta giudiziaria che nel 2019 ha coinvolto il magistrato Luca Palamara – osservano Balboni e Ciriani – e che ha portato alla luce gravi e reiterati casi di commistione tra il potere giudiziario e quello politico, in spregio al fondamentale principio di separazione degli stessi, rappresenta una delle pagine più buie della storia della nostra Repubblica. Non vi è alcun dubbio che quanto emerso nel corso dell’inchiesta a carico di Palamara rappresenti una grave violazione etica e deontologica che ha provocato un’inammissibile interferenza nel corretto funzionamento dell’autogoverno della Magistratura, suscitando indignazione e sconcerto. Il potere delle correnti dei magistrati è stato strumentalizzato al punto tale da interferire in scelte politiche, addirittura per attaccare rappresentanti politici che negli anni si sono susseguiti, con lo scopo di condizionare e manipolare le indagini, i processi e magari anche gli esiti delle stesse sentenze”.
“La Commissione – concludono Balboni e Ciriani – dovrà avere lo specifico compito di indagare e di individuare eventuali responsabilità in chi abbia assunto e influenzato le decisioni delle nomine dei vertici giudiziari, alimentando il ruolo politico delle correnti della magistratura e inficiando gravemente la nostra democrazia”.