“Ci volevano un governo politico, quello di Giorgia Meloni, e un Guardasigilli strutturato e competente come Carlo Nordio, per iniziare a mettere a terra una riforma che non appartiene a una sola parte ma – nel caso dell’abolizione dell’abuso d’ufficio – rappresenta una necessità dei sindaci di ogni colore, per troppo tempo inevasa”. Così il responsabile del dipartimento Autonomie Locali di Fratelli d’Italia e sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Al di là delle posizioni, più o meno sfumate, – continua – la battaglia ha un perimetro largo, come dimostrano le dichiarazioni del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e di tanti sindaci del Pd. Il Partito Democratico, ancora una volta, non perde occasione per dimostrarsi distante dalla realtà dei territori, dalle sue donne e dai suoi uomini in prima linea nell’amministrazione pubblica. La riforma del reato di abuso d’ufficio, che più volte è stata ritoccata secondo interpretazioni blande e confuse, non era più derogabile. Lo testimoniano i numeri – l’esiguità delle condanne definitive rispetto ai procedimenti attivati – ma soprattutto l’ingessamento nell’azione dei sindaci, il fermo della procedure, la cosiddetta ‘paura della firma’ che ha come ultima e unica vittima, il cittadino”.