Giustizia. Caretta (FdI): separazione delle carriere per giustizia più giusta

“Con la riforma della giustizia, volta a garantire la separazione delle carriere, iniziamo a dotare l’Italia di un assetto adeguato al XXI secolo. L’attuale assetto, che unisce carriera requirente e giudicante, è frutto di un retaggio ordinamentale del passato, che nel tempo ha mostrato numerose storture, prima tra tutte la politicizzazione della magistratura in correnti, alcune istituzionalizzate mentre altre no, all’interno del CSM. La creazione di due CSM distinti per magistratura requirente e giudicante, la nomina dei componenti tramite sorteggio e la previsione di un’Alta corte disciplinare, chiudono un cerchio, consentendo alla giustizia di operare per la giustizia e non per altri fini. Il Governo Meloni oggi, grazie al lavoro del Ministro Nordio e la collaborazione di tutta la maggioranza di centrodestra, è riuscito a portare a casa un tassello importante nel campo delle riforme, facendo ciò che tanti prima di noi non hanno avuto il coraggio di fare e mantenendo una promessa che abbiamo fatto ai cittadini prima delle elezioni. Adesso manca l’ultimo passaggio in Senato per sottoporre il quesito a referendum popolare e dare finalmente ai cittadini l’opportunità di esprimersi liberamente su un tema annoso, senza essere più soggetti alle ambiguità della sinistra.”

Così in una nota l’On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia.

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