Una consigliera regionale sarda del PD ha sollevato un polverone per aver sentito in un ristorante un magistrato, seduto a un tavolo vicino, insultare e ‘minacciare’ il sindaco di Cagliari. Da qui, è partita addirittura un’interrogazione parlamentare da parte di un senatore sardo del PD, che chiede al Ministro della Giustizia di avviare verifiche e prendere provvedimenti. Ma è lecito che un magistrato non possa esprimere il proprio libero pensiero, nemmeno durante un pranzo privato? Ricordo bene quando altri magistrati, in convegni associativi o assemblee pubbliche, esprimevano giudizi ben più severi nei confronti di esponenti del centrodestra. Se questo magistrato, invece del Sindaco Zedda, avesse parlato di Giorgia Meloni, avrebbe suscitato questo scandalo? La sinistra dimostra ancora una volta di usare due pesi e due misure, reagendo solo quando si sente direttamente colpita. Sono curioso di vedere come il Ministro Nordio potrà intervenire per una conversazione captata da orecchie indiscrete in un ristorante. Quindi il senatore voterà a favore della Riforma della Giustizia?.”
Dichiara Salvatore Deidda, deputato FdI e Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati.