“Sono a Panama City per essere vicino a Stefano Conti, un nostro connazionale rinchiuso da oltre un anno in una delle prigioni più dure al mondo senza aver subito un processo. Stefano condivide una cella con quasi 30 persone, in condizioni igieniche assenti e in una situazione costante di pericolo per la sua vita”. Andrea Di Giuseppe, deputato di Fratelli d’Italia, eletto nella circoscrizione nord e centro America ha commentato così la sua presenza a Panama per la prima vera udienza di Stefano Conti, per valutare gli arresti domiciliari. “Un deputato non è né giudice, né giuria, né boia: il suo compito è fare in modo che un accusato subisca un giusto processo e che venga stabilita la verità. Conti non ha ancora subìto alcun processo. Oggi sono qui per verificare che si svolga tutto regolarmente. Si è mobilitata anche la comunità italiana panamense: siamo tutti qui per chiedere giustizia e il rispetto delle leggi internazionali.
I diritti degli italiani nel mondo- conclude Di Giuseppe- sono centrali per il Governo Meloni, nessuno sarà abbandonato come accaduto in passato”.