“L’introduzione di una incompatibilità totale tra la professione di avvocato e l’assunzione presso l’ufficio del processo rappresenta una gravissima retromarcia con irreparabile danno per tanti giovani. Al Governo, evidentemente, non sanno neanche che la previdenza non si può sospendere e, pertanto, se non si vuole creare un nuovo girone dantesco come è accaduto per i giudici onorari bisogna modificare profondamente l’art 34 dell’ultimo decreto.
Un nuovo pastrocchio di un governo che si autodefinisce dei migliori e che mette tanti giovani avvocati in una condizione d’incertezza: persone che devono firmare il contratto non sapranno come orientarsi temendo quello che potrebbe accadergli in caso di mancate modifiche. Hanno cambiato le regole dopo un bando già espletato, un modo barbaro e superficiale di giocare con la vita delle persone. Governi e partiti che lo sostengono si vergognino per l’incompetenza che dimostrano”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone.