“Le parole del Procuratore Capo di Reggio Emilia, con le quali si sostiene che con la riforma della giustizia non si vuole che il PM sia “coinvolto in indagini sugli affari del potere: il potere politico, il potere economico, il potere mafioso” si è ampiamente superato ogni limite di critica. Sostenere che il governo non voglia che si indaghi sul potere mafioso è una infamia, una violenza della verità che vede questo governo impegnato più di ogni altro nella lotta alla mafia. Lo dicono i risultati, lo dicono la fermezza sul carcere ostativo, lo dice tutta la legislazione prodotta. Assimilare il potere politico e quello economico che esercitano nel 99% dei casi in modo lecito la loro attività, con la criminalità organizzata mafiosa che per sua natura è contra legem, la dice lunga sulla visione distorta e malsana con la quale parte della magistratura esercita il proprio ruolo”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, capogruppo FdI in Commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama.