“Fratelli d’Italia segnala diversi profili di incostituzionalità sulla riforma della Giustizia. Utilizzando una metafora calcistica, possiamo affermare che chi dovrà esprimersi se un giocatore stia giocando correttamente la partita, è la stessa tifoseria che sostiene la sua squadra. Gli elementi oggettivi dei fondati dubbi di costituzionalità ci sono: in primo luogo sul principio dell’obbligatorietà dell’azione penale del pubblico ministero ma anche sull’introduzione dell’improcedibilità. Questo compromesso al ribasso è un pasticcio che salva la vecchia prescrizione successiva alla riforma Bonafede e introduce l’improcedibilità con tempistiche differenziate a seconda dei reati”.
Così Ciro Maschio, deputato di Fratelli d’Italia intervenendo in Aula sulle questioni pregiudiziali di costituzionalità sul testo della riforma del processo penale.