Giustizia, Nordio incontra Guardasigilli Argentina. Focus su estradizione e narcotraffico

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha ricevuto in via Arenula l’omologo dell’Argentina, Mariano Cúneo Libarona. Diversi sono stati i temi sul tavolo dei due ministri: dalla lotta alla criminalità informatica e finanziaria, al contrasto al traffico di stupefacenti e alla tratta di migranti.
Il ministro argentino ha espresso il suo apprezzamento per la legislazione italiana antimafia, in particolare sulla disciplina della confisca dei beni.
“Una via che secondo noi è quella principale – ha detto il Guardasigilli rivolgendosi al collega -. Aggredire i beni della criminalità organizzata significa rendere il crimine senza profitto, e quindi bloccarlo all’origine”.
Un modello, quello italiano, al quale il Governo di Buenos Aires vorrebbe ispirarsi, nel dotarsi di una propria normativa e istituire una Direzione investigativa antimafia.
“La criminalità avanza e si modifica a seconda dei reati che considera più produttivi”, ha detto ancora Nordio, aggiungendo che le minacce attuali provengono dalla criminalità informatica e da quella finanziaria. Da questo punto di vista “dobbiamo tendere a una legislazione comune, sia sostanziale che processuale, e dove questa non c’è, soprattutto a una collaborazione strettissima”, ha concluso il ministro.
Cúneo Libarona ha poi fatto riferimento al contrasto all’immigrazione irregolare, fenomeno che sta diventando problematico nel Paese sudamericano.
“Su questa materia – ha detto il ministro argentino – teniamo in grande considerazione la legislazione italiana”. I team dei due ministeri stanno lavorando in stretta collaborazione per attualizzare le Convenzioni tra la Repubblica Argentina e la Repubblica Italiana per l’assistenza giudiziaria in materia penale e di estradizione, che risalgono al 1987. Al termine del colloquio, i ministri hanno firmato una dichiarazione congiunta, che li impegna a portare avanti i negoziati per aggiornare tali accordi.
L’incontro tra i due ministri si inserisce in un più ampio quadro di rilancio delle relazioni tra Italia e Argentina, sulla scia dei bilaterali avuti con i rispettivi omologhi dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nell’ottobre 2024, e dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel novembre 2024.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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