“Condivido la decisione dei consiglieri laici del Csm Enrico Aimi, Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Claudia Eccher e Felice Giuffrè di non partecipare alla discussione e al voto di un punto sulla critica rivolta al ministro della giustizia Nordio e al governo Meloni sulla riforma approvata ieri in Senato. Una scelta che mette in risalto i fini di una certa magistratura orientata a sinistra e perciò antigoverno. Il Csm non è un organo politico e le sue decisioni non possono essere ideologicamente orientate. La scelta dei consiglieri laici ha il pregio di evidenziare le distorsioni dell’organo di autogoverno dei magistrati. Questo governo e questa maggioranza sono stati votati dai cittadini sulla base di un programma che conteneva, nero su bianco, esattamente la proposta votata in Senato. Anche i magistrati presenti al CSM se ne facciano una ragione”.
Lo ha detto li deputato di Fratelli d’Italia Carolina Varchi, capogruppo del partito in commissione Giustizia alla Camera.