“Nella relazione del ministro Cartabia sullo stato della giustizia in Italia non ho avvertito una sufficiente sensibilità rispetto alle condizioni di vita e di lavoro degli agenti della Polizia penitenziaria, per cui rivolgo un deciso appello a che venga preso nella giusta considerazione questo aspetto del mondo carcerario italiano”.
Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini.
“Anche io come il Ministro – sottolinea Zaffini – ho visitato le strutture penitenziarie italiane e ho potuto facilmente constatare che la condizione di vita quotidiana nelle carceri è direttamente proporzionale alla qualità di vita e di lavoro degli agenti del corpo della Polizia penitenziaria. Il sotto organico è un cancro che compromette il funzionamento del sistema. Quello che in passato veniva svolto da 4/5agenti oggi è svolto da un solo agente, e tutto questo per stipendi che a volte non raggiungono i 1500 euro al mese”.
“Faccio perciò appello al ministro Cartabia – conclude Zaffini – affinché tenga presente che i servitori dello Stato sono tutti nostri eroi quotidiani, ma che se volessimo stilare una graduatoria di quelli che sono sottoposti a condizioni di lavoro più difficili, non ho dubbi che gli agenti di Polizia penitenziaria sono quelli messi più in difficoltà sia dalla carenza di organico sia dalle norme alle quali devono tener fede come ad esempio la sorveglianza dinamica”.