Gli Appunti di Giorgia: Ecco gli ultimi provvedimenti del Governo

Giorgia Meloni torna con i suoi appunti, facendo un riepilogo delle scelte fatte e delle azioni portate avanti con dal governo.

L’azione che forse risulta essere quella maggiormente rilevante è quella della Riforma del Fisco, su cui si è impegnati per “liberare le energie di questa nazione, per costruire un sistema più giusto, più efficace e più efficiente.”

Questa riforma può essere a ragione definita storica, nel vero senso della parola, poiché prevede un rinnovamento dal punto di vista fiscale che non si vedeva da oltre 50 anni.

Gli obiettivi in questo senso sono quelli di “abbassare le tasse, con particolare attenzione ai redditi bassi-medi; mettere ordine riguardo a detrazioni, esenzioni e strumenti simili; incentivare il lavoro e sostenere i salari che sono spesso troppo bassi.”

Le imprese saranno agevolate grazie ad un abbassamento dell’IRES, ovvero l’imposta sul reddito delle società, e verranno favorite in termini di nuove assunzioni a tempo indeterminato, secondo quel principio di “più assumi, meno tasse paghi.”

Equità, semplificazione e contrasto all’evasione fiscale sono le parole chiave di questa riforma, che intende, prima di ogni cosa, creare un nuovo rapporto tra contribuente e Fisco, così che quest’ultimo sia davvero un “Fisco amico”, perché ci sia una collaborazione da entrambe le parti.

Sul fronte occupazione ci sono ad ora delle buone notizie: gli ultimi dati ufficiali riportano che tra gennaio e febbraio 2023, nonostante tutte le difficoltà del momento, sono stati creati oltre 100.000 nuovi posti di lavoro, ovvero “un incremento superiore al doppio dei primi due mesi dell’anno precedente e maggiore di circa un terzo rispetto agli stessi mesi del 2019 (ovvero prima ancora della crisi pandemica).”

Anche sul caro energia il governo si è mosso, ottenendo successi in Europa e avendo così ottenuto l’introduzione di un tetto al prezzo del gas. Tutto ciò porta oggi ad una diminuzione delle tariffe energetiche, tanto che la ARERA ha certificato una diminuzione dei prezzi dell’energia del -55,3%.

Confermati per il II trimestre del 2023 anche la riduzione dell’Iva al 5% sull’energia e il bonus sociale per le famiglie con i redditi più bassi. Il Governo continua a sostenere la parte più fragile della nostra nazione, sperando ed agendo per un graduale ritorno alla normalità.

Nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri è stata approvata la modifica del codice degli appalti, altra riforma attesa da diverso tempo. La finalità di questa riforma è quella di “fare le opere, farle bene, farle in tempi accettabili, senza bloccare all’infinito i lavori.”

Altra azione importante è quella della Riforma per la Terza Età, approvata in tempi record. Perché “gli anziani sono le nostre radici, la nostra famiglia, sono la storia della nostra patria che si tramanda di generazione in generazione. Prendersi cura di loro significa avere cura della nazione.”

Il Governo negli scorsi giorni ha inoltre stanziato più di un 1 miliardo di euro per la sanità, per limitare l’impatto del payback nei dispositivi medici. In aggiunta a ciò, sono state approvate misure che rafforzino i settori del pronto soccorso, quelli che quindi hanno più bisogno di personale per la loro natura di emergenza-urgenza. Ed è dello stesso personale che il Governo intende prendersi cura, tanto da aver aumentato gli stipendi, le risorse per gli straordinari, e sono state introdotte delle pene più severe per chi aggredisce gli operatori sanitari, garantendo una maggiore presenza di agenti di polizia negli ospedali.

Nell’ultimo capitolo dei suoi appunti, il premier ricorda il provvedimento adottato per la tutela delle nostre tradizioni, ovvero quello in tema di sicurezza alimentare, perché, occorre sottolinearlo “l’Italia è una superpotenza alimentare.” Un provvedimento che intende difendere le nostre eccellenze e la nostra cultura e che risulta fondamentale anche alla luce della candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco. Sono state così introdotte misure che provvedono a inserire una etichettatura chiara dei prodotti a base di insetti, seguendo i principi di informazione e trasparenza.

Sempre sul tema alimentare, infine, si registra un altro successo dell’Italia, che è la prima nazione al mondo che ha deciso di vietare la produzione, la commercializzazione e l’importazione di cibo sintetico. Un’azione che ascolta tutti quegli italiani che si erano espressi in questo senso e avevano firmato una apposita petizione, che ha coinvolto oltre 500.000 persone firmatarie, più di 2.000 comuni e la stragrande maggioranza delle Regioni.

Il cibo sintetico è ora vietato in Italia, in ogni sua forma possibile e immaginabile.

Perché il tema è che bisogna difendere la salute dei cittadini, il nostro patrimonio alimentare, il nostro territorio, il lavoro e i nostri piccoli produttori.

Gli obiettivi perseguiti nelle ultime settimane sono stati quindi quello del benessere, della salute, della sicurezza, del lavoro e dello Stato amico, fondamentali affinché il nostro Paese possa crescere ed essere una avanguardia nel mondo.

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