“Con profonda indignazione, apprendo delle gravissime parole pubblicate sui social da un soggetto che si qualifica come dipendente del MIUR, il quale ha augurato alla figlia del Presidente del Consiglio la stessa sorte della ragazza di Afragola, vittima di un crimine atroce.
Un messaggio di una violenza inaccettabile, agghiacciante, che colpisce un minore e travalica ogni limite della decenza e dell’umanità. Nessuna critica politica, nessun dissenso può mai trasformarsi in odio cieco e disumano.
Chi lavora nel mondo dell’istruzione ha il compito di educare e trasmettere valori. Chi invece usa il proprio ruolo per diffondere odio e augurare il male a una bambina, non è degno di rappresentare le istituzioni della Repubblica.
Esprimo la mia totale solidarietà al Presidente Meloni e a sua figlia. La violenza verbale è l’anticamera della violenza reale. Va fermata, denunciata, isolata. Senza ambiguità, senza scuse. Basta violenza rossa!”
Così in una nota il deputato modenese di Fratelli d’Italia Daniela Dondi.
