Governo. Drago (FdI): in pericolo la stabilità democratica, al voto subito

“Altro che democrazia, è in grave pericolo la stabilità democratica. Confondere l’ufficiosità con l’ufficialità è un errore che un presidente di governo con può permettersi. Non sono gli appelli di minuscole rappresentanze di categoria, in nome di tutta la realtà che rappresentano, a garantire il pensiero dei più. Questa non è democrazia. Far riferimento ad un testo scritto da circa 2mila sindaci su 8mila, non è democrazia. Pretendere di considerare l’intervento di una rappresentanza della categoria docenti come volontà di tutti gli insegnanti d’Italia che urlano da settimane la tragicità delle scelte del dl 36, non è democrazia. E poi, le scelte operate per il Sud sono delle non scelte. Per la Sicilia si è fatto riferimento a progetti sponda, già stanziati da Enti Locali e contabilizzati con fondi europei. Una presa in giro e per giunta con progetti non aggiornati. E il Ponte sullo Stretto? Stanziati 50 mln per studio fattibilità per un progetto, quello a tre campate, che fu scartato decenni fa. Invece, occorre riprendere il progetto a campata unica. Terza fase progettuale raggiunta. Ripristiniamo la situazione ex ante e dopo circa 18 mesi diamo avvio ai lavori. Lo farà questo governo? Assolutamente no. E di Autonomia differenziata, vogliamo parlarne? Certamente, ma non facciamo finta di dimenticarlo: completiamo l’attuazione degli statuti delle Regioni ad ordinamento speciale, necessario, per garantire equità fiscale. Lo farà sempre questo Governo? No. Ecco, andiamo al voto. Subito!”.

Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago, capogruppo nella Commissione bicamerale Questioni regionali.

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