“L’affermazione del segretario generale della Cgil Maurizio Landini, che dà della ‘cortigiana’ al Presidente del Consiglio, smaschera tutta la sinistra, apparentemente rispettosa a parole ma nei fatti vergognosamente incapace di accettare il confronto su un piano civile e democratico. Landini è talmente miope da non rendersi conto che offendere Giorgia Meloni oggi significa attaccare gran parte del popolo italiano. E poi, come può continuare a rappresentare le lavoratrici ed i lavoratori un soggetto che, in preda all’evidente frustrazione, attacca pubblicamente una donna in questo modo? Chi non si riconosce nelle sue parole prenda subito le distanze, una volta per tutte, mentre i suoi storici predecessori, di ben altra stoffa, si rivolteranno nella tomba. L’attività sindacale è troppo importante nella storia di una Nazione per essere guidata da soggetti del genere”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Paola Mancini.