Governo. Pietrella (FdI), gravissimo post. Politica non giustifica la violenza, ora servono provvedimenti

“Dare una motivazione politica a un atto tanto grave come l’augurio di morte alla figlia del Presidente del Consiglio è inaccettabile e profondamente pericoloso. Dire che si è agito ‘d’impulso’ per la distanza dalle politiche del governo è un paradosso che finisce per giustificare atti illeciti con finalità politiche. Così si legittima l’odio, si costruisce l’alibi alla violenza, si travolge ogni confine etico. La politica è un’altra cosa: è amare il proprio territorio, prendersi cura delle persone, e – soprattutto in democrazia – è accettare anche le idee che non si condividono. Non è mai, e ripeto mai, augurare la morte di una bambina. Ancora più grave è che queste parole siano state pronunciate da chi ha la responsabilità di educare i nostri giovani. Un docente che, oggi, dopo aver chiesto scusa, ribadisce con lucidità che la radice di tutto è la sua distanza dal governo. Questo messaggio è fin troppo chiaro: il fine giustifica i mezzi.

Ma il fine non giustifica mai l’odio. E quando il mezzo è la violenza, non c’è più spazio per la tolleranza. Auspico che il Ministro Valditara e tutti gli enti competenti intervengano con serietà e rapidità. Stando così le cose, non possiamo permettere che persone che legittimano l’odio con la politica restino accanto ai nostri figli. Serve un messaggio chiaro, su tutto il territorio: la violenza, l’infamia e gli atti illeciti non sono mai giustificabili, da nessuno e per nessun motivo”. Lo scrive in una nota Fabio Pietrella, deputato di Fratelli d’Italia, commentando le parole del professore Stefano Addeo, autore del post contro la figlia del Presidente del Consiglio.

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