“Le critiche mosse al Governo da parte della sinistra ignorano la realtà economica degli ultimi anni e si fondano su una narrazione distorta. La perdita di potere d’acquisto degli italiani non è responsabilità dell’attuale Governo, ma è il risultato di un impatto inflazionistico profondo che ha colpito il Paese tra il 2021 e il 2022, con un aumento cumulato dei prezzi pari a circa il 13 per cento. Questo incremento, causato da fattori globali come la crisi energetica, la pandemia e le tensioni internazionali, ha inciso fortemente sui redditi reali, mentre i salari, regolati da contratti collettivi triennali, non hanno potuto adeguarsi in tempo reale. Il recupero è iniziato nel 2023, con salari che crescono più dell’inflazione, ma il processo è graduale e richiede interventi strutturali, non slogan. La proposta di Schlein di introdurre un salario minimo legale a 9 euro l’ora ignora la realtà della contrattazione collettiva italiana, che già garantisce livelli retributivi adeguati nella stragrande maggioranza dei settori. Un intervento rigido rischierebbe di indebolire il sistema contrattuale, penalizzare le piccole imprese e creare squilibri nel mercato del lavoro. Serve rafforzare i meccanismi esistenti, non sostituirli con soluzioni semplicistiche. Anche sul fronte energetico, la proposta di separare il prezzo dell’elettricità da quello del gas non tiene conto del funzionamento del mercato europeo, dove il prezzo dell’energia è determinato dal costo marginale della fonte più cara. È un meccanismo che richiede una revisione a livello europeo, non una polemica strumentale. Il Governo è già al lavoro per affrontare queste distorsioni, ma servono soluzioni condivise e realistiche. Nel frattempo, il Governo ha adottato misure concrete per sostenere famiglie e imprese, stanziando 3 miliardi di euro con bonus mirati da 200 euro per i nuclei con ISEE fino a 25.000 euro, cumulabili con il bonus sociale ordinario, e riduzioni degli oneri di sistema per le PMI. Sono interventi reali, non promesse da talk show. In un momento delicato come questo, è fondamentale mantenere una linea di responsabilità e rigore. Le scorciatoie demagogiche non aiutano il Paese. Chi ha a cuore la tenuta economica e sociale dell’Italia deve contribuire con proposte serie, non con campagne propagandistiche”.
Lo dichiara il vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti.