“La prima manovra di bilancio costruita in poche settimane, nonostante lo scetticismo della sinistra, ha affrontato le emergenze in atto, a cominciare dal caro energia. Su 35 miliardi ben 21 hanno calmierato le bollette di famiglie e imprese. Subito dopo si sono avviate le riforme promesse dal centrodestra in campagna elettorale, il taglio del cuneo fiscale con un primo intervento in legge di bilancio e un secondo che avrà il suo effetto dal prossimo mese di maggio; la flat tax aumentata per i forfettari; un primo innalzamento delle pensioni minime; una maggiore attenzione per le famiglie, per le donne e per i giovani; il decreto siccità; la cancellazione del reddito di cittadinanza che ha prodotto tante storture sostituita con un’altra misura di sostegno per chi è realmente in difficoltà e iniziative per le politiche attive per il lavoro; la delega sulla riforma fiscale, l’ultima risale a 50 anni fa (la premier Meloni non era ancora nata). La coalizione di centrodestra ha vinto nettamente le elezioni politiche, ha una maggioranza parlamentare solida, ed ha dunque una prospettiva di legislatura. E’ ingeneroso pretendere dal presidente Meloni e dal suo governo che il programma venga realizzato tutto in pochi mesi invece che in 5 anni. Il Parlamento, resta centrale e ogni provvedimento viene discusso ed eventualmente migliorato dai gruppi della maggioranza ed è quindi normale che a volte su alcune misure ci sia una visione leggermente diversa ma la quadra la si trova sempre. La maggioranza è solida, la leadership di Giorgia Meloni in ascesa anche a livello internazionale, mentre nell’altra metà campo che ancora non si rassegna alla sconfitta c’è solo caos e approssimazione su tutto, uniti solo nel chiedere ogni settimana le dimissioni di qualcuno”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.