Grillo è tornato e pure le sue stupidate

Era da un po’ che Beppe Grillo non occupava più le cronache politiche e a dire il vero non ne sentivamo affatto la mancanza. Il Movimento 5 Stelle non gode di buona salute da diverso tempo, ma, indipendentemente dagli alti e bassi, soprattutto bassi dopo l’exploit alle Politiche del 2018, del M5S, il suo fondatore si era ritagliato uno spazio più in penombra, lasciando che Giuseppe Conte ci mettesse la faccia come leader.

Sebbene il vero capo della baracca pentastellata sia sempre stato e continui ad essere lui, Beppe Grillo da Genova, il quale, quando la situazione è seria o anche solo perché gli va di uscire un attimo dal monotono letargo, riemerge come un fiume carsico, costringendo il cosiddetto capo politico di turno del Movimento, che sia Conte o Luigi Di Maio poco importa, a fare un passo di lato. Per dire, durante le trattative per la formazione del Governo di Mario Draghi, Grillo fu presente in prima persona e non inviò emissari.

Ogni tanto, ribadisce al Paese che lui, in fondo, c’è sempre, e così ha fatto anche sabato scorso, presentandosi e intervenendo alla manifestazione indetta dal Movimento 5 Stelle. Dicevamo, non si sentiva la mancanza di Beppe Grillo perché egli, quando comunica il proprio pensiero, non è mai utile a qualcosa, non arricchisce il dibattito politico, ma diviene protagonista di esternazioni stupidamente provocatorie e fini a loro stesse.

Nell’appuntamento pentastellato di sabato è rimasto coerente con la sua impostazione di sempre, ed avrebbe fatto meglio a tacere. Come è noto, ha esortato i più giovani del M5S a girare di notte con il passamontagna, a sistemare marciapiedi e buche delle città. Accortosi poi di avere affermato una cosa quantomeno inopportuna, ha cercato di sdrammatizzare e di cavarsela riferendosi a quella che sarebbe stata solamente una innocente boutade. Si è detto anche stupito di essere preso troppo sul serio dai giornali. Forse, anzi, sicuramente si è trattato solo di una ennesima stupidaggine uscita dalla bocca di Beppe Grillo, priva di conseguenze pericolose, ma il fondatore e leader di fatto di una forza politica rappresentata in Parlamento, che fino all’anno scorso governava con altri la Nazione, non può permettersi di giocare con allusioni e riferimenti inquietanti.

Magari Grillo non ha alcuna intenzione di impiegare il proprio tempo nell’organizzare gruppi giovanili attivi dal tramonto in poi, ma dovrebbe sapere che parlare di passamontagna e “brigate”, (per l’ex comico genovese le comitive notturne di riparatori di marciapiedi dovrebbero essere identificate come brigate di cittadinanza), non può che rievocare le Brigate Rosse, che insanguinarono l’Italia negli anni Settanta-Ottanta. In ogni caso, chi gira con un passamontagna e nasconde il proprio volto, per di più di notte, non può essere mai una persona rassicurante. L’invito a formare brigate notturne di cittadinanza è stato sì stupido, ma anche connotato da una certa gravità perché lanciato, non in uno dei spettacoli prettamente comici di Beppe Grillo, bensì durante una manifestazione ufficiale del Movimento 5 Stelle. Il Partito Democratico, che ha pure partecipato, con la sua segretaria nazionale Elly Schlein, alla kermesse di sabato scorso del M5S, è stato protagonista di un silenzio assordante dinanzi ai passamontagna evocati da Grillo.

Se un qualsivoglia esponente di Fratelli d’Italia avesse incautamente incitato i giovani a radunarsi in branchi notturni, magari celando in qualche modo identità e tratti somatici, il Pd per primo e tutti quegli indignati speciali a comando, come minimo avrebbero parlato di emergenza democratica, ronde nere e squadrismo fascista. Ma Elly vuole unire i propri sforzi a quelli di Beppe e di “Giuseppi”, quindi, l’indignazione è rimandata a data da destinarsi.

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Roberto Penna
Roberto Penna
Roberto Penna nasce a Bra, Cn, il 13 gennaio 1975. Vive e lavora tuttora in Piemonte. Per passione ama analizzare i fatti di politica nazionale e internazionale da un punto di vista conservatore.

2 Commenti

  1. Complimenti a Roberto Penna per l’articolo… target centrato e affondato.
    Beppe Grillo ma chi é? Un amico di Giuseppi Conte quello che racconta tante balle da fare invidia a Pinocchio. Lui (Giuseppi insieme al suo compare Speranza) ha manifestato un vero terrore alla notizia della commissione di inchiesta sul Covid. Lui sostiene di avere fatto le cose al meglio per l’Italia…..bene, allora se è così lasciamo che sia la commissione a verificare il suo operato se è vero quello che sostiene non dovrebbe avere paura…..o no?
    No, non ha paura, ha un terrore profondo…..segno che dopo tutto anche lui, insieme al suo compare Speranza) sa che ha fatto un sacco di puttanate sulle spalle degli Italiani. Auguro ai 5 Stalle la fine ingloriosa che si meritano.

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