“Il vero scandalo, a mio avviso, e’ che un agiato milionario inviti pensionati, stranieri e gente comune ad andare a fare lavori di manutenzione urbana ovviamente gratuitamente e senza alcun tipo di precauzione contro gli infortuni, ne’ assicurazione sul lavoro, in modo da permettere al suddetto agiato milionario di vivere in una citta’ meglio tenuta”. Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sentito dall’ Agi, spiega che “e’ questa, credo, la vera fotografia del pensiero grillino: nuove forme di schiavitu’ per le fasce piu’ deboli”.
“Se Grillo vuole fare qualcosa di davvero utile – riprende il Sottosegretario all’Attuazione del programma di governo – invece di rivolgere un appello a lavorare gratis, e illegalmente, potrebbe farne uno ai suoi amici milionari perche’ devolvano risorse ai propri Comuni di residenza da destinare alle migliorie del contesto cittadino. Questa si’ che sarebbe una ‘rivoluzione di cittadinanza’, non la gravissima banalizzazione della sicurezza sul lavoro alla quale abbiamo dovuto assistere”. “Evidentemente Grillo invita a svolgere questi lavori indossando un passamontagna per sincerarsi che quelle persone non possano essere riconosciute e non possano cosi’ accampare giuste pretese di tutela”, controbatte con amara ironia lo stesso Fazzolari che poi torna piu’ direttamente sulle parole del cofondatore M5s che hanno scatenato la polemica: “In quelle prime frasi era palese l’ammiccamento alla lotta armata, e Grillo, che e’ persona di grande capacita’ comunicativa, lo ha fatto di proposito. Il che e’ gravissimo. Oggi – osserva ancora – dopo avere lanciato quel sasso pensava di aggiustare il tiro ma non e’ stato cosi’ e, anzi, Grillo sta facendo qualcosa di parimenti grave: delegittimare tutte le battaglie sulla sicurezza sul lavoro”.
“Sistemare un tombino richiede preparazione, regole, precauzioni, un’assicurazione sul lavoro e un quadro di legalita’. Mi auguro che i sindacati e il mondo del lavoro tutto
condannino con fermezza queste pericolose esternazioni”, conclude Fazzolari.