Guerra in Ucraina: come influisce l’apporto delle forze occidentali nell’ambito del conflitto

Di Veronica Passaretti e Gabriele Caramelli

Lo scenario del conflitto tra Russia ed Ucraina continua imperterrito da ben due anni, Vladimir Putin non sembra voler lasciare campo libero, oltre a non voler rinunciare alle mire di espansione nel territorio ucraino.

Nel frattempo, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha consolidato le proprie alleanze con i partner occidentali ed europei, cercando di mantenere salda la propria linea di collaborazione, garantendosi il supporto e gli approvvigionamenti di cui avrà bisogno per affrontare l’attuale guerra in corso.

Gli aiuti verso l’Ucraina, da parte degli Stati Uniti d’America, sembravano andare verso un blocco insormontabile dopo gli scontri tra opposte fazioni politiche fino a poco tempo fa: tuttavia, negli ultimi giorni, il Consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, ha dichiarato che a breve verrà inviato un pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da 300 milioni di dollari, una svolta piuttosto significativa, vista e considerata la situazione precedente e la mancata possibilità di accordarsi in ambito nazionale tra Democratici e Repubblicani.

L’impegno dell’apparato occidentale, però, non si ferma alle politiche USA: per una proprietà transitiva, potremmo definire un valido alleato occidentale anche il Giappone. Infatti, il 7 Gennaio 2024, il ministro degli esteri giapponese, Yoko Kamikawa, si era recata con un “effetto sorpresa” a Kiev, per accentuare il supporto del Giappone nella causa dell’indipendenza ucraina.

Ultimamente, il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ha parlato di un possibile invio di truppe presso il territorio ucraino: un’uscita molto peculiare, che ha destato non poche perplessità nel Cancelliere tedesco Scholz, il quale ha ribadito il proprio supporto alla causa Ucraina, sebbene abbia lasciato intendere che la sua linea sia molto simile a quella adottata dall’Italia.

La collaborazione con l’Ucraina rimane insindacabile per quasi tutti i paesi d’Europa, che però vogliono evitare in ogni modo un’escalation del conflitto, per scongiurare un eventuale terzo conflitto mondiale.

Ma nell’ambito delle relazioni internazionali, il legame tra l’Occidente e l’Ucraina, percepita dai suoi alleati come confine europeo invalicabile, gli snodi della cooperazione sono molteplici e riguardano statistiche ed incontri diplomatici a dir poco fondamentali per costruire un dialogo corretto con quello che è passato alla storia per essere il “Granaio d’Europa”.

Vediamole insieme come di seguito.

Come gli incontri internazionali e le sovvenzioni europee hanno contribuito nel sostegno dell’Ucraina:

Tra il 2022 e il 2023, l’UE ha stabilito un fondo di 840 milioni di euro come risorse umanitarie per aiutare i cittadini indeboliti dalla guerra in Ucraina. Di questi, 785 milioni di EUR sono stati inviati all’Ucraina, mentre 58 milioni di euro sono stati consegnati ai rifugiati e alle famiglie ospitanti in Moldavia.

Il recente Vertice Ue tenuto a Bruxelles ha stabilito una revisione del bilancio 2021-2027, prevedendo un pacchetto di aiuti Ucraina di 50 miliardi di euro.

L’Italia sostiene da sempre, inoltre, il percorso europeo dell’Ucraina e ha contribuito attivamente alla concessione dello status di candidato all’UE a Kiev.

In coordinamento con i partner, gli stati europei hanno condannato da sempre gli attacchi perorati dalla Russia e l’annessione forzata delle regioni in Donbass.

Anche da Berlino, nuovi aiuti militari per 1,13 miliardi di euro, che si aggiungono a quelli per 28 miliardi già inviati nel tempo a Kiev.

È quanto è stato deciso in occasione dell’accordo sulla sicurezza firmato nella capitale tedesca dal cancelliere Olaf Scholz e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un segnale importante a sostegno dell’Ucraina.

Un ruolo centrale in questo conflitto è proprio quello dell’Unione europea, che ha dimostrato il suo impegno mediante le sue istituzioni, ma anche gli stati membri e sovrani hanno dato un grande contributo nel sostegno alla causa ucraina.

L’Europa continua a vivere in una situazione di stallo, mentre l’Ucraina lotta in modo piuttosto tenace per mantenere la propria indipendenza, senza consegnarsi nelle mani dell’esercito russo.

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