“Apprendo con sconcerto dell’iniziativa organizzata a Milano da Sea Watch, che ancora una volta trasformerà un tema delicato come quello delle migrazioni in un palco politico per attacchi ideologici contro Israele e l’Unione Europea. Si parlerà, infatti, di una presunta complicità dell’Europa nel respingere chi fugge dai conflitti, il che equivale a diffondere una narrazione filo-Hamas, che cancella le responsabilità del terrorismo islamista e dipinge Israele come il nemico assoluto. La mostra ‘Non è Stato il mare’ è allestita presso la Fabbrica del Vapore di Milano, naturalmente con la collaborazione di Palazzo Marino oltre a Otm Company, Ong Sea Watch e la stessa Fabbrica del Vapore. Proprio a Milano, quindi, andrà in scena un momento che ci etichetterà, ancora una volta, come la città più antisemita d’Italia come io sostengo e sottolineo da mesi ormai. Si tratteranno temi quali il soccorso umanitario ma sono convinto che non si approfondirà il tema legato agli scafisti e agli sbarchi illegali nel nostro Paese, che il Governo Meloni sta combattendo con tutti i propri mezzi a disposizione, nonostante una certa Magistratura. Leggo, inoltre, che sono già pronte ad intervenire Francesca Albanese, da sempre attivista contro Israele e promotrice di convegni alla Camera dei Deputati a sostegno di Palestina e Hamas, Carola Rackete e Ilaria Salis di cui sono ben note le inclinazioni. Mi auguro che le Istituzioni cittadine prendano le distanze da un’iniziativa che, invece di promuovere un confronto equilibrato e costruttivo, sembra sposare una lettura ideologica della realtà, che legittima i carnefici e criminalizza chi difende i propri cittadini. Milano non può diventare la cassa di risonanza per chi giustifica la violenza e fomenta l’odio”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato.