Hiroshima – Nagasaki. Rampelli: una ferita ancora aperta nella coscienza dell’umanità

“Nel cuore dell’estate del 1945, quando la Seconda guerra mondiale stava ormai volgendo al termine, due eventi tragici hanno segnato in modo indelebile la storia dell’umanità: il lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. In quei giorni, centinaia di migliaia di vite furono spezzate in un istante. Non erano soldati, ma civili inermi: lavoratori, donne, bambini, anziani. Vite innocenti sacrificate in nome della sperimentazione di una nuova arma di distruzione di massa. Settantotto anni dopo, quelle giornate restano un monito terribile. Al di là delle interpretazioni strategiche o politiche, ciò che accadde in Giappone rappresenta una delle pagine più oscure del XX secolo. Le immagini dei corpi bruciati, delle città annientate, del silenzio spettrale che seguì l’esplosione, delle malformazioni che si riprodussero per generazioni, raccontano una tragedia inaccettabile che non troverà mai giustificazione e mai potrà essere cancellata. Ricordare Hiroshima e Nagasaki oggi non deve servire a riaprire ferite o cercare colpevoli, ma a ricordare le vittime degli episodi più feroci delle guerre moderne e a ribadire un principio fondamentale: nessuna guerra, nessuna ragione, può mai giustificare l’annientamento deliberato di popolazioni civili. Chi vuole menare le mani e muovere in guerra abbia il coraggio e la forza morale per aggredire gli eserciti in armi, lasciando in pace i civili. Troppo facile prendersela con loro. Le due città martiri della bomba atomica ci chiedono di non dimenticare e di non replicare”. E’ quanto scrive sui social il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

Così Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d’Italia.

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