“…colpisce che, mentre i monumenti di schiavisti, generali confederati, re e colonizzatori sono stati eliminati negli Stati Uniti e in gran parte d’Europa, a Roma sono entrati a far parte del panorama”.
Così chiosa il quotidiano (lib)dem americano, The Washington Post, in un articolo delirante e impregnato della tristemente famosa “cancel culture” che ha letteralmente instupidito una larga fetta dell’opinione pubblica americana.
Nel pezzo che potrebbe vincere il Pulitzer dell’Ignoranza, in occasione del G20, si tratteggia una descrizione del quartiere EUR, capolavoro dell’architettura razionalista, degna di un TSO in psichiatria.
Il giornale americano, forse preoccupato per la salute di Biden che presto sarà lì per partecipare al G20, arriva a chiedere agli abitanti della zona come ci si sente a vivere e lavorare tra pietre e marmi “fascisti”, ma fortunatamente stanno tutti bene…
Peccato che la coraggiosa inchiesta del W.P. non si sia spinta a chiedere alla prestigiosa griffe Fendi di abbattere il Colosseo Quadrato (Palazzo della Civiltà Italiana) dove si è insediata dal 2015…
Tuttavia, una sonora delusione è arrivata lo stesso per il cronista americano, quando, interrogando Antonio Rosati a capo di EUR S.p.A si è sentito rispondere che pur essendo di sinistra non si sente a disagio in un quartiere costruito da Mussolini, perchè il dibattito sull’arte va ben oltre qualsiasi regime.
Gli americani dopo aver usato la bomba atomica contro Hiroahima e Nagasaki, dopo aver effettuato mittragliamenti a tappeto in varie città italiane avendo non obiettivi militari, bensì civili, come i mercati rionali. Basta ricordare la strage del giorno del mercato a Piazza del popolo di Avellino ove con raid aerei uccisero donne e bambini che si recavano al mercato cittadino, ma di cosa parlano. Proporre la distruzione di un monumento italiano o incitare o proporne la distruzione di un monumento italiano è una vergogna. Ma cosa pretendono di comandare in casa nostra? Il rispetto della sovranità di un altro stato e delle sue decisioni e’ la base della democrazia. Il popolo italiano, un popolo di Santi, di poeti, di navigatori, di trasmigratori, di scienziati, di pensatori. Il popolo italiano che è un popolo sovrano cosa cisa deve e no deve fare e non ha bisogno di imboccare altrui. Fatevi i cavoli vostri perché alle cose di casa nostra, ci pensiamo noi! Gli americani parlano di democrazia, di civiltà , ma chi? Una nazione che deportava gli schiavi e li sfruttava nelle piantagioni di cotone. I nostri sono monumenti storici, di una storia gloriosa e milllenaria. Noi discendiamo da un popolo che fondò il più grande impero che la storia ricordi. Noi non siamo I discendenti di indiani, dei pistoleri del Faar West, o degli schiavismo I loro sono monumenti di vergogna e di crimini. Quanti morti ci sono stati per le due atomiche sgancuate dalle truppe americane sulla popolazione inerme di Hiroshima e Nagasaki subito dopo la deflagrazione nucleare e quanti morti vi furono negli anni successivi per leucemie, tumori, etc. Vergognatevi, vergognatevi. Quei morti innocenti chiedono vendetta. I nazisti furono giustamente processati a Norimberga ed esemplarmente puniti. Gli americani e gli stalinisti, invece, si sono macchiati le mani con il sangue di tanti innocenti, invece, se la sino csvati per il rotto della cuffia. E’ vero: ” Guai ai vinti”. Il criminale Hitler si uccise, ma Stalin e Truman sono morti nel loro letto per malattia.
TTtra
Io sono antifascista come tutta la mia famiglia, ma non capisco perché si debbano cancellarne il nome dalle cose fatte bene, come il FORO MUSSOLINI, polo sportivo unico al mondo per bellezza, grandiosità, funzionalità, efficienza, ammirato da tutto il mondo, come anche il nome di LITTORIA cambiato in Latina, ecc ecc. Io li chiamerò sempre FORO MUSSOLINI e LITTORIA, ecc
Ora si capisce perché in U.S.A. il Washington Post è detto Washington Compost !!!