I ladri del neonato sono due comunisti

In epoca staliniana, esisteva la diceria secondo la quale i comunisti mangiavano i bambini. Un mito diffuso in quegli anni e che ebbe anche del credito qui in Italia, sorto per combattere l’avanzata del comunismo tra i membri, per così dire, più sensibili della società.

Si può dire che ad oggi, nel 2025 appena avviato, i comunisti si sono evoluti. E da mangiare i bambini, sono passati a rapirli: rapiscono i neonati degli altri e fingono che sono i loro. Salvo essere scovati dagli inquirenti, che per fortuna, in poche ore, hanno riconsegnato la piccola ai suoi veri genitori. La vicenda è nota: la piccola Sofia era stata rapita in ospedale da Rosa Vespa, 51enne cosentina, e Acqua Moses, 43enne originario del Senegal. I due avevano finto una gravidanza e, a quanto pare, avevano anche organizzato una sorta di presentazione della piccola ad amici e parenti. Tanto che è stata definita una “pantomima” dagli stessi agenti che hanno scovato il fattaccio. E parliamo di comunisti perché, sui rispettivi profili social, i due ostentavano chiaramente posizioni di sinistra e progressiste, bandiere arcobaleno, simboli di organizzazioni e filtri pro-immigrazione. Del resto, è già una grande evoluzione: da mangiarli a rapirli. Non possiamo lamentarci, tutto sommato.

Torniamo seri. Perché in questo pezzo intriso di ironia, vogliamo soltanto far immaginare ai lettori cosa sarebbe successo se solo queste due persone avessero esposto riferimenti a organizzazioni, partiti o tematiche di destra. Fiumi di inchiostro spesi su Repubblica e La Stampa, messaggi di indignazione sulla ‘Bella Chat’ di Giannini, La7 e Formigli pronti ad aprire una nuova inchiesta in collaborazione con Fanpage, Saviano con un nuovo tweet pieno d’odio. Tutti così immersi in questa loro ossessione contro la destra che l’ideologia ha sempre la meglio sul racconto in sé.

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