Anche la Francia cambia rotta superando le vecchie barriere tra le forze alternative di sinistra, segnale evidente del cambio direzionale in Francia è stato il risultato netto (33% circa delle preferenze), ottenuto al primo turno per la destra del Rassemblement National di Marine le Pen. Domenica 7 luglio si terrà il ballottaggio, con la coalizione di sinistra del Nuovo Fronte Popolare (seconda al 28%) e il fronte presidenziale di Emmanuel Macron (terzo al 20%) che intendono unire le forze per strappare più seggi possibili al Rassemblement National.
Un dato positivo, che ha suscitato la soddisfazione della premier Giorgia Meloni, che ha risolto i suoi complimenti al partito di Le Pen e ai suoi alleati. “Faccio i miei complimenti al Rassemblement National e ai suoi alleati per la netta affermazione al primo turno. Quanto al ballottaggio, io tratto sempre con rispetto le dinamiche politiche ed elettorali delle altre nazioni. Certo, siamo di fronte a uno scenario molto polarizzato dove ovviamente preferisco la destra” ha commentato Meloni, conversando con i giornalisti.
“Intanto, ho notato una grande partecipazione al voto e questo è sempre un dato molto positivo. Certo, siamo di fronte a uno scenario molto polarizzato e, se mi chiede se preferisco la sinistra, o la destra… Ovviamente preferisco la destra”.
“Per la prima volta il partito di Le Pen ha avuto degli alleati già dal primo turno (Marion Maréchal e l’ex leader dei Républicains Eric Ciotti, ndr) e per la prima volta mi pare che anche i Républicains siano orientati a non partecipare al cosiddetto ‘fronte repubblicano’. Lo dico perché noto qualcosa che in forme diverse avviene anche in Italia: il tentativo costante di demonizzare e di mettere all’angolo il popolo che non vota per le sinistre. Un tentativo che non funziona più, quello di tentare di isolare chi vota a destra, soprattutto cambia il peso nello scenario delle nomine europee, che ora può contare su numeri diversi da mettere sul tavolo. Non è un mistero che Ursula von der Leyen, la presidente designata, vorrebbe una maggioranza forte. In questo senso i voti dei 24 parlamentari di Fratelli d’Italia risultano sicuramente molto appetibili.
Se Giorgia Meloni è contenta del risultato francese, c’è chi non è d’accordo con lei, infatti le reazioni in Europa, sono contrastanti. L’idea della desistenza al ballottaggio, è apprezzata dai tedeschi e dal primo ministro polacco Donald Tusk. La Germania vede indebolirsi l’asse franco-tedesco e, anche per questo motivo, si vuole accelerare sulle nomine europee affinché il quadro europeo si possa completare quanto prima tenendo ben stretta la rotta della maggioranza già definita nel Consiglio Europeo per la rielezione di Ursula von der Leyen. Scholz è preoccupato per l’effetto domino che lo ha già colpito alle europee. Afd ha superato Spd e le richieste di elezioni anticipate in Germania si fanno sentire. Il risultato francese, se negativo per il Fronte Repubblicano, potrebbe portare anche la Germania alla richiesta di voto anticipato.
L’avanzata della destra però è evidente, il risultato del ballottaggio sarà decisivo per chiarire quelle che saranno le sorti per un’Europa nuova, completamente differente dal modello precedente.
Speriamo che accada……la vittoria del Rassemblement National darebbe una spinta al cambiamento anche in Europa!