Ia. Amich (FdI): Italia può e deve sviluppare una ‘via italiana’ 

“L’Italia può e deve sviluppare una ‘via italiana’ all’IA, investendo in startup e competenze digitali e promuovendo un approccio etico e antropocentrico, oltre ad incentivare costantemente la collaborazione tra pubblico e privato”. A dirlo è il deputato di Fratelli d’Italia Enzo Amich, nel corso della conferenza “Intelligenza Artificiale generativa: la ricerca di una regolamentazione e di una leadership industriale in Europa”, che si è svolta nella Sala Stampa della Camera dei Deputati alla presenza dell’AD di EIT Digital Federico Menna. “Il governo italiano ha proposto una regolamentazione per l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di tutelare gli utenti e introdurre nuove fattispecie di reato. Il testo, che – approvato dalla Camera – è all’esame del Senato, riflette le linee guida tracciate, in vari interventi pubblici, dal presidente del consiglio Giorgia Meloni. In sintesi, l’Europa deve trovare un equilibrio tra regolamentazione e innovazione se vuole mantenere un ruolo di leadership nella gestione di questa rivoluzione tecnologica”. In quest’ottica, ha spiegato Amich, “l’Italia può e deve sviluppare una ‘via italiana’ all’IA, investendo in startup e competenze digitali e promuovendo un approccio etico e antropocentrico, oltre ad incentivare costantemente la collaborazione tra pubblico e privato. Le dichiarazioni di ieri del presidente Meloni, a margine del Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, confermano quanto il nostro esecutivo sia determinato su questo fronte: collaborazione a livello internazionale su asset strategici come IA, data center, energie rinnovabili e ricerca spaziale per un futuro stabile”. “È fondamentale che l’Italia si ponga come interlocutore autorevole a livello europeo, contribuendo a definire standard e linee guida che sappiano coniugare progresso tecnologico e valori fondamentali come la privacy, la sicurezza e la trasparenza”, ha continuato Amich. “Il presidente Meloni ha più volte richiamato la necessità di rafforzare gli investimenti pubblici e privati nel settore dell’IA, al fine di colmare il divario con i principali competitor internazionali e garantire all’Italia un ruolo da protagonista in questa rivoluzione digitale. Solo attraverso un impegno corale tra istituzioni, imprese e cittadini potremo cogliere appieno le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale, preservando al contempo i nostri valori e la nostra identità”, ha concluso Amich. 

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati