Un partito, Fratelli d’Italia, dato per morto fin dalla nascita, ma che è invece in costante crescita, anzi quello che cresce di più mentre gli altri arrancano, passando dal 1,9 dei primi tempi al 4 circa delle politiche 2018 fino a superare il 10% nei recenti sondaggi.
E una leader, Giorgia Meloni, seconda solo al Presidente del Consiglio per gradimento, come da ultime rilevazioni, ma soprattutto, lo dice il Corriere della Sera questa mattina, unico personaggio politico che dà segnali di crescita, mentre tutti gli altri sono in crisi di popolarità. Anche Ilvo Diamanti fotografa una situazione rosea per la Meloni, unica, insieme al Presidente Mattarella, a comprarire solo nella classifica dei “migliori” rappresentanti delle Istituzioni secondo gli italiani.
Ma è il quotidiano il Tempo, oggi, a celebrare definitivamente Giorgia come personaggio politico del 2019, ripercorrendo tutte le tappe di quello che è stato un anno di passione, lotte e vittorie per la Meloni e FDI; anno, quello ormai passato, caratterizzato da un coraggio fuori dal comune, ma soprattutto da una parola chiave: coerenza, fortificata dalla concretezza della proposta politica e alimentata dal grande senso di lealtà nei confronti dei propri elettori.
Cresce la Meloni e grazie a lei cresce il centrodestra. “Il boom della Meloni – spiega il giornale di Franco Bechis – è stato fondamentale anche per i successi elettorali del centrodestra, perché la sua crescita è stata superiore anche in voti assoluti alla caduta di Forza Italia e nell’anno i voti della Lega sono restati sostanzialmente stabili: l’exploit di Matteo Salvini è stato tutto nel 2018”.
Mai con il PD, tantomeno con il M5S, esclusivamente dalla parte degli italiani, sempre attenti all’interesse nazionale, esercitando il ruolo che le logiche elettorali e le dinamiche parlamentari avevano assegnato a lei e al suo partito. Dalla battaglia contro il Global Compact, la Mafia Nigeriana e la proposta del Blocco Navale, alla riforma dello Stato con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, passando per la legge Salva Bebè che della Meloni porta il nome e tutti gli interventi a favore della natalità, ma anche dei giovani e delle imprese italiane. Senza mai arretrare o cedere ad alcuna forma di compromesso.
Sta tutta qui la sintesi di una ricetta di successo che conquista consenso giorno dopo giorno, grazie a un popolo che abbandonando l’infatuazione del momento per improbabili capipopolo, leader incoerenti e i Gian Burrasca di vari colori, sta trovando tempi e modi per fidarsi di quella donna, italiana, cristiana e madre che ha tutte le carte in regola per assumere la leadership di cui avrà bisogno l’Italia nel 2020.
Che sia un anno di grandiose battaglie e memorabili vittorie.