Il baricentro del sistema Prosecco a Treviso città

Razzolini (FdI): “Bene la sinergia ma sede e identità restino nell’area storica di produzione tra Valdobbiadene e Conegliano”.

“Fare sistema attraverso un lavoro di squadra che metta in sinergia il ruolo strategico della città di Treviso per una sempre più efficace promozione del territorio è senz’altro un ottimo proposito. Ma attenzione: spostare il baricentro dell’attrattività dell’area storica di produzione del Prosecco Superiore e dal suo paesaggio riconosciuto quale patrimonio dell’umanità Unesco centralizzandolo al capoluogo trevigiano sarebbe uno sgarro nei confronti dell’identità e della storia del territorio compreso tra le colline di Valdobbiadene e Conegliano”.

“Su questo aspetto sarebbe auspicabile una delucidazione da parte della presidente dell’associazione Colline Unesco Montedoro, per sottolineare come l’identità del Patrimonio resti ancorata al territorio di Valdobbiadene e Conegliano”.

Così il consigliere regionale veneto Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni replicando alla proposta emersa a mezzo stampa di Federico Capraro, presidente Ascom Confcommercio Treviso e consigliere dell’associazione per il Patrimonio delle colline Unesco, di spostare il baricentro del sistema Prosecco sulla città di Treviso.

“Va detto inoltre che questo stesso territorio possiede numerosi piccoli centri storici organizzati nei diversi distretti del commercio dove Ascom è presente. Anche le zone periferiche vanno sostenute e tutelate a favore dei piccoli commercianti, della cittadinanza e dei visitatori, di certo senza scordare l’ottica della sinergia e del coordinamento a livello provinciale”.

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