Il “fisco amico” funziona: meno tasse e più entrate. E le frodi su Superbonus e Rdc aumentano

Inizia bene l’anno per quanto riguarda le entrate tributarie. I nuovi dati di gennaio 2024 dimostrano che la strategia del governo Meloni di abbassare le tasse nell’ultima legge di Bilancio (si legga taglio del cuneo fiscale) e contestualmente rilassare controlli, indirizzando sanzioni solo verso chi realmente evade (obiettivi ad esempio del concordato preventivo), sta rispondendo in modo eccellente. Nel mese di gennaio, infatti, le entrate per lo Stato sono state 5,5 miliardi di euro, facendo registrare un +13,2% rispetto al mese di dicembre 2023. Lo rende noto il dipartimento delle Finanze tramite un bollettino inerente proprio a gennaio 2024: a crescere maggiormente sono state le imposte dirette, grazie a un balzo in avanti del 16,2% che ha fruttato in totale la cifra di 4,6 miliardi di euro.

La tesi sulla buona riuscita della strategia del “fisco amico” perseguita dal governo Meloni viene così a corroborarsi, dopo che a inizio febbraio un’altra buona notizia sorrideva alle iniziative dell’esecutivo in tema di fiscalità: secondo l’Agenzia delle Entrate, infatti, nel 2023 corrispondeva al 22% in più il recupero dall’evasione fiscale rispetto all’anno precedente. Proprio su questo è intervenuta Giorgia Meloni: “Noi – ha detto il Presidente del Consiglio – abbiamo fatto il record di recupero dell’evasione fiscale non moltiplicando le norme per vessare la gente. E non è – ha aggiunto – una questione di caccia al gettito: abbiamo fatto una riforma fiscale attesa da 50 anni, che dice che il contribuente non è suddito ma cittadino”.

Dunque, non sudditi da vessare, ma cittadini che col loro impegno contribuiscono alla Cosa pubblica: il cambiamento di approccio è in linea, del resto, con la visione garantista dello Stato, che reputa un soggetto innocente fino a prova contraria. Sostanziandosi, ciò, in controlli non vessatori ma mirati verso chi realmente evade o froda. In questo contesto, vale la pena sottolineare l’attività svolta dalla Guarda di finanza, della quale sono emersi i dati circa il sequestro di crediti d’imposta fittizi legati ai vari bonus e al Superbonus voluti dal governo giallo-rosso. Sono infatti 8,6 miliardi di euro i crediti irregolari scoperti dal 2021 dalle Fiamme gialle, che negli anni hanno anche continuato l’attività ispettiva in merito al Reddito di Cittadinanza: dal 2019 sono stati scoperti 53 mila percettori non aventi diritto, per un ammontare totale di frode, tra risorse richieste e versate, pari a 581 milioni di euro. Si sostanzia in questo l’ennesimo evidente cambio di passo tra i governi a trazione Cinque stelle e il governo Meloni: da un lato veri e propri regali a furbetti e malviventi, dall’altro un nuovo approccio che vessa meno i cittadini ma al contempo fa guadagnare di più lo Stato.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Redazione
Redazione
La Redazione de La Voce del Patriota

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati