La pausa agostana non ha portato consiglio a Elly Schlein perché la segretaria del Partito Democratico, al rientro dalle ferie, si è rivelata essere sempre la stessa, ovvero, il medesimo robottino programmato per dire e ripetere all’infinito quelle due o tre frasi fatte. Meglio non chiedere altro, al di fuori di alcuni slogan imparati a memoria, altrimenti l’automa si inceppa. Più o meno il repertorio di Elly è sempre e soltanto questo: il Governo Meloni, il governo delle destre insomma, sta gettando l’Italia nella miseria più nera, disprezza i poveri e il dissenso politico, aiuta i ricchi a diventare sempre più ricchi, sottrae denaro allo Stato sociale per assecondare i piani del folle Donald Trump, del quale la premier Meloni è senz’altro succube, e per foraggiare l’esercito del genocida Benjamin Netanyahu. Toni più da Leoncavallo che da leader di un partito che pure dovrebbe rappresentare un’alternativa di governo al centrodestra, ma tant’è. Intervistata qualche giorno fa durante il programma televisivo In Onda su LA7, la segretaria dem si è esibita con il solito refrain del Governo Meloni brutto e cattivo, oltre a spendere le proprie energie per gli “eroi” della Flotilla gretina, i quali vanno scientemente a cacciarsi nei guai per ragioni ideologiche e la premier Giorgia Meloni, secondo la compagna Elly, avrebbe pure il dovere di aiutarli e di toglierli da eventuali grane con lo Stato di Israele.
Elly Schlein si sentiva forse sicura di poter ripresentare la solita cantilena del “governo delle destre”, a causa del quale moriremo tutti di fame, senza andare incontro a particolari contestazioni, trovandosi ospite di un’emittente televisiva come LA7, che in ogni suo talk show, da In Onda a tutti gli altri programmi simili della rete, non nasconde affatto una certa partigianeria favorevole alle sinistre. Ma la conduttrice di In Onda Marianna Aprile, chapeau alla giornalista per la correttezza, non è stata per nulla tenera nei confronti di un’incredula Elly Schlein. Ha lasciato sproloquiare per un po’ la segretaria del PD e ad un certo punto le ha fatto presente che sì, dal vertice piddino giunge sempre un elenco di tutte le mancanze del Governo Meloni, ma poi i sondaggi continuano a premiare Fratelli d’Italia e i suoi alleati di centrodestra. Marianna Aprile ha posto all’attenzione della sua interlocutrice l’ultimo sondaggio di pochissimi giorni fa reso noto dal direttore del TG LA7 Enrico Mentana, anch’egli per nulla sospettabile di simpatie politiche per il Governo. Una rilevazione svolta alla ripartenza post-Ferragosto nella quale salgono in termini di consenso solo le forze di maggioranza, con Fratelli d’Italia che supera il 30%. La conduttrice di In Onda ha riportato Elly alla dura, (per il PD), realtà e sul volto della leader dem è rimasto scolpito uno smarrimento divenuto virale in molti video brevi, i cosiddetti reels, diffusi nei social. Diamo noi una risposta a Marianna Aprile visto che Elly Schlein non ha saputo rispondere a dovere ed è rimasta pietrificata da una confutazione delle sue parole che forse non si aspettava che avvenisse proprio in un salotto televisivo ritenuto amico.
La maggioranza degli italiani continua a stare con Giorgia Meloni, con buona pace dei marziani di sinistra, perché questo è un Governo che finalmente, dopo un lungo tempo di esecutivi imposti e comunque rivelatisi fragili dopo poco, di alleanze variopinte ed innaturali, di manovre di Palazzo dal respiro corto, è garante di una forte stabilità, e famiglie ed imprese di questa Nazione hanno assoluto bisogno di questo come è stato evidenziato anche dalla nota sondaggista Alessandra Ghisleri. Ma non si tratta di una stabilità intrisa di immobilismo, magari simile alla stagnazione politica degli ultimi anni di vita della Democrazia Cristiana, bensì, di una stabilità, per così dire, in perenne movimento. L’Italia, dopo almeno un decennio di “tassa e spendi” rosso o giallorosso e le tante tensioni internazionali, non avrebbe potuto trasformarsi nel Bengodi in soli tre anni scarsi, però, grazie al Governo e alla leadership di Giorgia Meloni, sono state gettate finora tutte le basi necessarie per una radicale inversione di rotta. Alcune azioni hanno già prodotto conseguenze positive che sono davanti agli occhi di tutti, e pensiamo ai numeri record dell’occupazione, a tempo indeterminato e non precaria, al rapporto fra PIL e deficit pubblico che è di gran lunga migliore rispetto a quello di Francia e Germania, alla riappropriazione di una centralità in Occidente da parte di Roma.
Abbiamo vissuto un tempo, non molto lontano a dire il vero, in cui ci veniva raccontato, proprio dal partito di Elly Schlein e dai suoi vari accoliti, che l’Italia fosse un Paese soltanto malandrino e con tante colpe da espiare, costretto quindi a subire in silenzio le direttive di Francia e Germania, modelli virtuosi rispetto alla impresentabile Penisola tricolore. Oggi, con Giorgia Meloni, la stabilità politica, economica e finanziaria italiana attrae investimenti ed è un esempio in Europa. Non lo dice La Voce del Patriota, bensì, si tratta di un fatto che viene riconosciuto da politologi e commentatori sia francesi che tedeschi. Inoltre, dall’insediamento del 2022 ad oggi, il Governo Meloni ha pianificato un lavoro che per ovvie ragioni darà i propri frutti solo più avanti e ci riferiamo alle riforme istituzionali e costituzionali, (premierato, Autonomia differenziata, Giustizia), e alla revisione progressiva del peso fiscale. Gli italiani hanno ben notato l’impegno profuso in una congiuntura pur difficile, che ha dato risultati già palpabili, e nutrono fiducia in ciò che sarà realtà nel medio-lungo termine. Preferiscono tenersi tutto questo ed evitare di leggere le favole di Elly prima di andare a dormire.