Il governo Meloni contro le droghe: il piano contro il Fentanyl che spopola negli USA

L’Italia è tra le prime Nazioni in Europa a dotarsi di un piano strategico contro il Fentanyl, una nuova droga che spopola ormai da anni negli Stati Uniti e che ha iniziato a espandersi anche in Europa. L’intento del governo, come spiegato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ospite a Cinque Minuti su Rai1, è quello di “arrivare prima”, attraverso un piano che possa, in sostanza, evitarne la diffusione e di cui il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è detta particolarmente orgogliosa: “La lotta alla droga e a tutte le dipendenze patologiche è una priorità assoluta di questo governo”, ha spiegato la premier.

Nato negli anni ’60 e ampiamente usato come potente ed efficace antidolorifico, il Fentanyl è ormai fuori controllo negli Stati Uniti: i morti dovuti a questa droga sono in costante aumento, passando dai 60 mila del 2020, agli 80 mila del 2021 fino agli oltre 100 mila del 2022. La sua appetibilità deriva dal suo basso costo, dalla sua facile reperibilità (basta recarsi in farmacia) e, appartenendo alla famiglia degli oppioidi, dalla sua somiglianza con l’eroina. È infatti spesso consumata in sua vece o in sua associazione, avendo un effetto molto più potente della morfina e della stessa eroina. Anche detta droga degli zombie, dà effetti di stordimento totale: virali sono i video in cui persone che ne fanno uso vengono riprese in uno stato confusionale molto grave, in piedi o piegate su loro stesse senza alcuna cognizione. Come fossero, appunto, degli zombie. In Europa il Fentanyl non sembra essersi ancora diffuso su larga scala: nel 2021 sono stati registrati 137 decessi, ma campanelli d’allarme negli ultimi mesi sono arrivati da Portogallo, Regno Unito, Germania, Lituania. In Italia, secondo Mantovano, le organizzazioni criminali, specialmente la ‘ndrangheta, oligopolista del mercato della cocaina, stanno “testando il terreno”, compiendo valutazioni di tipo economico sull’effettiva convenienza dell’espansione del mercato. E non certo valutazioni di tipo etico…

Questo il motivo, dunque, che ha portato il governo Meloni ad anticipare la diffusione della nuova droga sul suolo nazionale tramite un piano che rende l’Italia (assieme alla Svezia) tra le prime ad adottare misure in merito. La strategia, in particolare, “punta – secondo Mantovano – a far aumentare la consapevolezza della gravità della diffusione di questa droga sintetica e a farlo prima”, coinvolgendo tutti i dipartimenti e i ministeri che in qualche modo possono aiutare il contrasto. Il piano si divide tra: misure di prevenzione, come il rafforzamento del monitoraggio e del controllo sulle somministrazioni per limitare l’uso del Fentanyl ai soli scopi sanitari, o ancora la sensibilizzazione nelle scuole per docenti e alunni; e misure di contrasto, come corsi di formazione per riconoscere gli effetti della droga e somministrare i possibili antidoti, dei quali saranno riforniti maggiormente i pronto soccorso. Mantovano, infine, ha sollecitato le famiglie a essere più vicine ai propri figli, a essere pronte a riconoscere gli effetti e ad allontanarli dai cosiddetti “cattivi maestri”, come cantanti e personaggi social che potrebbero invogliare i più giovani a fare abuso del Fentanyl, finendo poi, come spesso è accaduto in America, loro stessi vittime della droga.

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