Pugno duro della leader di Fratelli d’Italia sulla rovente questione Rom. La Meloni ha inveito contro il partito pentastellato su Twitter, di recente, in un post che non lascia adito a interpretazione criptiche. “L’ultima vergogna grillina, quello di Luigi Di Maio è ufficialmente il partito dei privilegi dei nomadi”. Questa la postilla desunta dal video denuncia.
Tra le priorità del Movimento 5 Stelle spunta un sussidio da destinare ai rom, volto all’inclusione e allo sgombero delle baraccopoli. L’ultima trovata pubblicitaria dell’amministrazione romana ha innescato il malcontento dell’ala destroide parlamentare e nella fattispecie dei cittadini capitolini. Il contributo di 600 euro preventivato dalle casse, quantomai vacillanti, della macchina Raggi, dovrebbe consentire ai cittadini dell’Est Europa di fruire di servizi di auto-recupero. “Dopo aver dato ai nomadi il reddito di cittadinanza, gli diamo anche il reddito di nomadanza”. Ha commentato, con tono iracondo la Meloni.”
Con questa formula inclusiva il Comune di Roma si è prefissato di far sloggiare i maxi insediamenti de La Barbuta e Monachina entro la fine del 2020. Ad oggi solamente sei famiglie sono rientrate in Romania, a spese del Campidoglio. La situazione appare intricata più che mai.
Spulciando nel capitolato di gara del Piano Rom approvato dalla giunta di Virginia Raggi agli sgoccioli di Maggio si evince che “A disposizione dei nomadi ci saranno dei “Mentoring and personal coaches”, che si occuperanno “Di fornire il supporto adeguato in termini di strumenti e competenze per le prime fasi di avvio delle iniziative imprenditoriali aiutando gli ideatori a fare le scelte giuste in ordine ai processi lavorativi e strategici”. Sono altresì previsti anche corsi di “Talent management” (gestione del talento) e di “Personal development programs”, per sviluppare doti comunicative e relazionali. Il processo di integrazione sarà mediato dunque da un mental coach che fornirà assistenza, per così dire, psicopedagogica alle comunità di Barbuta e della Monachina.
Valerio Garipoli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Municipio XI sulla vicenda. “Assurdo constatare come nel Bando del Piano Rom di Virginia Raggi vi siano delle spese del Comune di Roma per ‘motivare’ i rom a lavorare dopo che perderanno il diritto di stare nel campo rom. Il sindaco di Roma Raggi – conclude Garipoli – sembrerebbe pronta ad aiutare i nomadi a cercare lavoro invece che pensare alle migliaia di cittadini, residenti e giovani romani senza stato occupazionale”.