Ieri, il Ministro degli esteri giapponese, Yoko Kamikawa, si è recata a Kiev per confermare l’appoggio all’Ucraina nell’attuale conflitto bellico in corso con la Russia di Putin.
In una nota, il Ministero degli esteri giapponese, ha precisato approfonditamente il motivo della visita: “Kamikawa ribadirà ancora una volta alla parte ucraina come la politica coerente del Giappone di sostenere e sostenere l’Ucraina rimanga invariata anche di fronte all’attuale grave situazione internazionale” e ancora “che il Giappone dimostrerà con forza il suo impegno per la ripresa e la ricostruzione”.
In altri passaggi della nota, si percepisce la determinazione del Giappone nel sostegno della causa ucraina, rinnovando la convinzione che la Russia sia stato a tutti gli effetti un aggressore, asserendo che l’impegno della nazione nipponica sia quello di “sostenere l’ordine internazionale basato sullo stato di diritto”.
Certamente, la dedizione giapponese nei confronti delle cause che coinvolgono l’Europa e l’Occidente è ammirevole, nonché l’ennesima dimostrazione che anche in Oriente ci sia un’istanza politica improntata alla conservazione dell’identità e delle libertà sociali, civili e statali.
Mentre la Cina prende parte all’adunata dei BRICS, parlando saltuariamente di pace, in modo piuttosto generico, il Giappone dimostra – ancora una volta – che la diligenza e lo schieramento in ambito internazionale, sono fedi ineluttabili per coloro che credono nei valori della pace e dello sviluppo nazionale e territoriale.
il Primo Ministro Denis Shmyal, è stato inoltre invitato alla Conferenza Giappone-Ucraina, prevista per il 19 Febbraio, secondo quanto stabilito dal comunicato di Tokyo.
Un segno importante da parte del governo di Tokyo, che afferma nuovamente le proprie capacità in ambito diplomatico, a sostegno di uno stato europeo indipendente.