Il Pd finanzia l’Ong Open Arms, multata per aver violato le misure del decreto Cutro

Più che estate militante, quella del Partito Democratico è un’estate finanziante.
Ebbene sì, perché mentre Palazzo Chigi lavora per arginare la crisi migranti e l’Europa cambia passo sulla questione concordando sulla necessità di maggiore sicurezza ai confini esterni dell’Ue, il Pd pensa bene di mettere mano al proprio (o nostro?) portafoglio per sostenere l’Ong Open Arms, già multata per aver violato le nuove regole approvate dal governo che, vale la pena ricordare, sta agendo proprio per contrastare l’azione degli scafisti e il traffico di esseri umani. La nave in questione è stata sottoposta a fermo amministrativo ed è ferma al porto di Marina di Carrara, dove qualche giorno fa una delegazione dem era andata in visita.
Evidentemente la passerella a bordo stile Sea Watch non aveva suscitato abbastanza clamore, ed è così che è scattata la raccolta fondi a favore dell’associazione umanitaria, su iniziativa del Pd Toscana.

“L’idea che un nostro contributo si trasformi in pasti, salvagenti, abiti, coperte e opere di manutenzione di questa nave pronta a salpare di nuovo, ci fa sentire parte delle loro missioni, mentre sosteniamo politicamente ogni giorno una politica migratoria fatta di accoglienza. Quando nei giorni scorsi una nostra delegazione è salita a bordo della Open Arms ci siamo subito attivati e stiamo promuovendo ulteriori iniziative di solidarietà nelle nostre federazioni locali e raccolte fondi tra i parlamentari” ha commentato Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana.

“Salvare le vite non è una colpa, ma un dovere morale. Il Pd Toscana è con voi, vi ringrazia e sostiene le vostre missioni in mare con cui vengono salvate da morte certa centinaia di persone”, scrivono i democratici sul sito dedicato alla raccolta. “È con questo messaggio di accompagnamento che oggi il Partito Democratico della Toscana ha voluto contribuire con una propria donazione alle missioni della Ong Open Arms la cui nave è ancora ferma, per sanzione, al porto di Marina di Carrara, dopo aver sbarcato 196 persone”, continua il messaggio.

Per quanto il messaggio dell’accoglienza possa trovare una sua ragion d’essere, il fatto che un partito politico, o meglio, il principale partito della sinistra, appoggi consapevolmente e scientemente un soggetto che non ah rispettato le norme in vigore e addirittura giustifichi tale condotta contra legem, è un fatto grave e che non può e non deve essere lasciato in secondo piano.
In Italia si sta lavorando affinché la sicurezza interna, ed esterna, non sia più un’incognita, ma una certezza. Lo si sta facendo adottando misure che consentono l’ingresso nel nostro paese in modo legale e sicuro, oltre ad una intensificazione dei controlli sui flussi migratori. È evidente che l’atto di finanziamento del Pd nei confronti di una Ong che ha violato le norme italiane non ha lo scopo di aiutare a risolvere l’annosa questione migratoria, ma piuttosto l’intento è quello di contrastare questo Governo, favorendo addirittura azioni illegali.
L’aspetto umanitario del tema migratorio non è affatto tutelato da azioni come quelle del Pd, messe in campo solo a fini propagandistici della sinistra. Al contrario, tale aspetto è una priorità del governo che con il suo lavoro intende bloccare il traffico di vite umane e l’aumento esponenziale di illegalità e criminalità nel nostro Paese.

Ogni violazione, ogni trasgressione, ogni atto lesivo nei confronti del prossimo non può essere perdonato, perché ciò significherebbe non vivere più in uno Stato di diritto, ma in una società anarchica in cui a prevalere è il diritto del più forte o del più privilegiato.
È questa un’idea di Stato inaccettabile e ingiustificabile. Le regole esistono e vanno rispettate, anche quando non piacciono.

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