Il PD sceglie Vogue: La Schlein sfoggia un look da passerella grazie a consulenze di stile da centinaia di euro l’ora

Cosa hanno in comune il Pd e Vogue? Apparentemente, nulla. Nella realtà, Elly Schlein.

Ebbene sì, perché la super femminista piddina ha deciso di rilasciare la sua prima intervista guarda caso proprio alla rivista di moda in questione. Il che appare piuttosto curioso, avendo Vogue molto più a che fare con il mondo della moda e del lusso piuttosto che con quella realtà pseudo-popolare a cui dice di essere tanto legata la nuova segretaria del Pd.

Tra i vari argomenti, ovviamente, si è parlato di politica.
La Schelin ha infatti voluto sottolineare come il linguaggio utilizzato dalla destra sia volto a catturare “un facile consenso”. Peccato che a fare del proprio mantra una retorica caratterizzata dal “noi e loro” sia proprio la sinistra, che fra l’altro continua ad appropriarsi di riferimenti politici oramai passati come unico strumento per attaccare la destra su argomenti ad oggi però inesistenti.

Oltre a ciò, nel corso dell’intervista, la stessa Schlein ha tenuto a precisare quanto sia attenta alla cura della sua immagine, tanto da affidarsi alle mani di una esperta del settore.

Un aspetto questo che però forse mal si sposa con chi si definisce a gran voce una “donna normale”, rappresentante delle battaglie femministe e del povero popolo.

Perché sì, Elly Schlein in realtà non è una donna nella media. Affatto. Perché una donna, come dice lei, del popolo, non ha di certo la possibilità di rivolgersi ad una armocromista o, meglio, non ha nemmeno il tempo di poter pensare ad un tale tipo di consulenza.
Una consulenza che fra le altre cose non è di certo economica: una seduta di armocromia infatti può costare dai 40-50 euro (per un consulto base) fino ad oltre 300 euro.
Un tariffario non proprio da proletariato.

Enrica Chicchio, che nello specifico segue Schlein, è una consulente d’immagine nel settore del lusso, come si può leggere sul suo profilo LinkedIn. Un settore quindi decisamente non alla portata di chi ogni mattina si alza per andare a guadagnare uno stipendio nella media.

Ovviamente qui non si condanna il fatto che una persona voglia prendersi cura della propria immagine, che è un diritto sacrosanto.

Ma su questo appare comunque necessario fare una valutazione politica, perché ancora una volta dalle fila del Pd i fatti stridono fortemente con le parole e con gli intenti portati avanti.
Appartenere ad un contesto privilegiato non può essere di certo una colpa. Ma prima di definirsi donne del popolo forse bisognerebbe ammettere di vivere una vita privilegiata, in cui è normale pagare centinaia di euro l’ora per una consulenza di immagine. Perché, al contrario, il popolo, i lavoratori e le famiglie a tutto pensano fuorché a cercare un Personal Stylist.

Quindi, prima di farsi portavoce delle persone i cui problemi non si conoscono nemmeno lontanamente, sarebbe il caso di calarsi nei loro panni. Seguendo l’armocromia, ovviamente.

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