«In vista delle elezioni politiche italiane dello scorso autunno, è stata ritratta nella street art di Roma come una fascista, vestita con un’uniforme nera che richiamava i tempi di Benito Mussolini. La rivista tedesca di attualità Stern l’ha descritta in una storia di copertina come “la donna più pericolosa d’Europa”. Ci sono stati avvertimenti preoccupanti sul fatto che, come capo del governo più di destra in Italia dalla Seconda Guerra Mondiale, stava per inaugurare una nuova era oscura, esattamente un secolo dopo la Marcia su Roma del 1922 che portò Mussolini al potere. Ma sei mesi dopo essere stata eletta primo ministro donna in Italia, Giorgia Meloni ha presentato al mondo un’immagine piuttosto diversa.»
Lo scrive il prestigioso quotidiano britannico The Telegraph, in un articolo pubblicato oggi dal titolo “Giorgia Meloni: How ‘the most dangerous woman in Europe’ has confounded her critics“.
«In elegante tailleur pantalone e con un’aria da uomo d’affari, – continua il Telegraph – si è recata in visita ufficiale nelle capitali, da Bruxelles ad Algeri, da Dubai a Kiev, mostrandosi in tutto e per tutto come una sobria donna di stato.»
Giorgia Meloni, il politico più popolare dell’Unione Europea e il quarto nel mondo.
«Gli ultimi sondaggi mostrano che il sostegno al suo partito di destra Fratelli d’Italia è al 31%, in crescita rispetto al 26% di sei mesi fa. Anche se non è certo stratosferica, ha chiaramente la meglio sui suoi partner di coalizione, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi, che si attestano rispettivamente al 9 e all’8 percento. Un rapporto pubblicato a gennaio l’ha acclamata come il politico più popolare dell’UE. Il rapporto Global Leader Approval Ratings, realizzato dai ricercatori di mercato Morning Consult, ha rilevato che il 48% degli italiani approva la sua leadership, un livello di sostegno che la rende la più performante all’interno del blocco. A livello globale, è stata il quarto leader più popolare tra i 22 paesi intervistati.»
Nick Squirrel che firma il pezzo sul quotidiano inglese, continua poi sottolineando come nonostante “il duro lavoro svolto per redigere il bilancio dell’Italia e per garantire che i finanziamenti dell’UE continuino a fluire“, le azioni del Governo Meloni non si siano fermate a quello e le parti più identitarie del programma elettorale come la lotta all’immigrazione clandestina e la difesa della famiglia procedano di pari passo.