“Siamo leader in Europa nel settore del riciclo e dobbiamo continuare a mantenere questa leadership: spiace solo che ci siano state divisioni tra i rappresentanti delle forze politiche in commissione Ambiente Ue riguardo al regolamento sugli imballaggi in un momento in cui sarebbe stata invece opportuna una compattezza. Quello che viene a rischio non è la salvaguardia del pianeta né di una forza politica o dell’altra bensì di un’importante parte dell’economia italiana. Chi ha scritto questa normativa mi sembra sia stato influenzato da quei Paesi ben lontani dal raggiungere questi obiettivi nel riciclo. E non solo. C’è anche un certo ideologismo di fondo che anima questa norma. Il problema è che il riuso è possibile solo per alcuni prodotti, non per tutti. La carta, ad esempio, è uno di questi. Si tratta di un ideologismo animato dal concetto di ridurre il confezionamento per ridurre la mole di rifiuti da trattare. Senza contare il tema della sicurezza alimentare, la nostra è la migliore in Europa. Togliere completamente gli imballaggi per il confezionamento degli alimentari è impensabile, anche perché il prodotto confezionato dà garanzia ai consumatori italiani. Su questo Regolamento europeo, ancora in primo passaggio, il governo italiano è intenzionato a far sentire la sua voce. Mi pare che ci sia qualcuno in Europa che vuole farci campagna elettorale in vista delle prossime elezioni portando avanti delle idee dettate più da ideologismo che da senso pratico; l’affetto per il pianeta vuol dire trovare le soluzioni tra noi umani fruitori ed il resto del pianeta”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia e segretario della Commissione Ambiente Massimo Milani nel suo intervento alla 26° edizione di Ecomondo “Terre Raee – elettronica, tessile e terre rare: l’economia si rinnova” in corso alla Fiera di Rimini.