«La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea rappresenta una forzatura ideologica che contrasta apertamente con la volontà politica degli Stati membri e con l’indirizzo della stessa Commissione europea. Smentire valutazioni ufficiali condotte a livello europeo e nazionale è un’assurdità giuridica che mina le basi delle politiche migratorie comuni», dichiara il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa.
«L’Italia ha legittimamente inserito il Bangladesh tra i Paesi di origine sicuri, come previsto dalla Direttiva Ue e come già fatto da altri Stati membri. È inaccettabile che decisioni di questa natura vengano rimesse a un sindacato giudiziario disancorato dalle esigenze reali di sicurezza e di gestione dei flussi migratori. Ci lascia interdetti una sinistra che sistematicamente esulta per ogni sentenza che ostacola i rimpatri, rende più difficile il controllo dei confini e, di conseguenza, compromette la sicurezza dei cittadini. È però fondamentale ribadire che il protocollo Italia-Albania resta pienamente valido, coerente con il diritto europeo, e costituisce un modello efficace che ha già suscitato interesse e successo in Europa», conclude Barcaiuolo.