Immigrazione. Berrino (FdI): Non accettiamo imposizioni da Cgue

“La recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea rappresenta un grave precedente che rischia di minare il principio di sovranità nazionale e il diritto dei governi democraticamente eletti di determinare, in piena autonomia, le proprie politiche migratorie. Non è tollerabile che un organo giurisdizionale europeo possa imporre dall’alto scelte che riguardano direttamente la sicurezza dei nostri confini, l’equilibrio delle nostre comunità e la capacità dello Stato di gestire i flussi migratori in modo ordinato e sostenibile. Ogni Paese membro ha diritto di decidere come affrontare una questione complessa e delicata come quella dell’immigrazione, sulla base della propria realtà territoriale, sociale ed economica. Questa sentenza segna un ulteriore scollamento tra le istituzioni europee e i cittadini europei. L’Ue, se vuole avere un futuro, deve imparare ad ascoltare le voci dei popoli e rispettare le scelte dei governi legittimati dal voto democratico. Imporre uniformità giuridica su temi così sensibili rischia di alimentare sfiducia, tensioni e reazioni legittime da parte degli Stati. Non accettiamo imposizioni. Continueremo a difendere il diritto del nostro Paese di decidere chi entra e chi no. Perché l’accoglienza non può essere un automatismo, ma una scelta politica, ponderata, coerente e soprattutto giusta verso i nostri cittadini”.

Lo dichiara il senatore Gianni Berrino, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia del Senato e componente della commissione Schengen.

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