“Per anni questo Parlamento ha preferito chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Si è parlato di accoglienza illimitata, di porte aperte, come se i nostri Stati fossero in grado di assorbire senza conseguenze un flusso continuo di arrivi. Oggi, però, anche chi negava l’evidenza è costretto a riconoscere la realtà: quel modello è fallito”.
Lo ha dichiarato l’europarlamentare di FDI-ECR, Alessandro Ciriani, intervenendo in aula a Strasburgo. “Con realismo, dobbiamo ribadire che i nostri sistemi sociali e di accoglienza non possono reggere una pressione di queste dimensioni: cosi, nessuna integrazione ê possibile. Il risultato è che i diritti di chi fugge davvero da guerre e persecuzioni vengono calpestati, perché il sistema collassa sotto il peso di chi entra senza alcun titolo.
E, ovviamente, i risvolti sulla sicurezza dei nostri cittadini sono sotto gli occhi di tutti. Per questo si apre oggi una delle stagioni più decisive: in quest’Aula discutiamo strumenti concreti, come il rafforzamento dei rimpatri, l’applicazione coerente del principio di “Paese terzo sicuro” e la lista comune dei Paesi sicuri. Sono misure che segnano un cambio di passo: non più rincorrere l’emergenza, ma governarla”.
